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INPGI-SOPAF: DIECI DOMANDE PER FARE VERITÀ.

di Enzo Iacopino/Presidente del Cnog

11.2.2016 - Non sono candidato all'Inpgi.  Ho amici, in giro per l'Italia, che lo sono.  Vogliono e sollecitano, tutti, trasparenza e rigore: non sarebbero miei amici altrimenti. Ci sono dei "comici" che li accusano del reato di lesa maestà per aver osato chiedere, appunto, che l'Inpgi sia una “casa di vetro”.  Propaganda, affermano costoro, diffondendo a raffica documenti che smentiscono loro precedenti dichiarazioni pubbliche, sulle pensioni e non solo, precipitando nel patetico.


Ho provato a mettere giù qualche domanda*, da non candidato. Giudicate voi se abbiamo il diritto di avere le risposte a questi quesiti, il diritto alla verità e non alla demagogia con la benedizione di un sindacato che si costituisce in giudizio contro i colleghi che chiedono quanto hanno maturato (ex indennità fissa) nel rispetto delle norme precedenti o che avalla la penalizzazione di quanti sono in pensione o stanno per andarci, vendendo ai più giovani l’illusione che questo darà loro un qualche vantaggio.


1. A chi il presidente dell'Inpgi ha devoluto in beneficenza i 50.000 euro ricevuti quale presidente del Comitato tecnico (una sorta di Cda) della Adenium, società controllata dalla rinomata ditta Magnoni-Sopaf che era in lucrosi affari con l'Istituto? E perché ha ritenuto di poterlo fare senza la necessaria preventiva autorizzazione del Cda e nascondendolo sempre ai sindaci?


2. Dove nel mondo, per quanto tempo, assieme a chi e con quali costi il presidente dell'Inpgi è stato ospite della rinomata ditta Magnoni nelle sue varie denominazioni?


3. Quali sono le altre due società nelle quali era inserito il presidente dell'Inpgi e lo era a titolo gratuito o con indennità di quale ammontare?


4. Quali sono le 10 società, in rapporti con l'Inpgi, nelle quali erano inseriti funzionari dell'Istituto e a quale titolo (gratuito o oneroso)? E chi sono questi funzionari?


5. Perché la relazione del dottor Giorgio Fano, dirigente del settore investimenti dell'Inpgi, perplesso o contrario all'affare con la Sopaf, non è stata portata preliminarmente a conoscenza dei sindaci e del Cda?


6. Perché Fano, dopo aver modificato la sua relazione, ha lasciato l'Istituto? Ha avuto un incentivo e, in caso affermativo, di quale ammontare e per quali ragioni, se non è nella media degli incentivi, gli è stato accordato?


7. Perché l'Inpgi non si è costituita parte civile contro la rinomata ditta Magnoni, contrariamente ad altri enti che, ad avviso dei magistrati, sono stati truffati dalla Sopaf? Perché ha rinunciato a un significativo risarcimento che potrebbe incrementare gli utili di un investimento, limitati dal fatto che i Magnoni hanno lucrato con un clic 6,5 milioni su 30, graziosamente messi a disposizione dell'Istituto garantendo alla Sopaf la liquidità necessaria per acquistare quote che non possedeva per poi girarle all'Inpgi?


8. È vero che i sindaci sono stati, come lamentano alcuni di loro, sistematicamente tenuti all'oscuro dei documenti che ruotano attorno alla vicenda Sopaf e sono stati informati (in tutto o in parte) solo dopo denunce pubbliche e soltanto molto tempo dopo la conclusione dell' "affaire”?


9. Perché il presidente dell'Inpgi, rinviato a giudizio per corruzione e truffa ai danni dell'Istituto rimane ostinatamente al suo posto e i membri della sua maggioranza continuano a ritenere normale questo comportamento?


10. Perché alcuni membri del Cda dell'Inpgi attaccano l'Odg, reo di essersi rivolto alla magistratura per tutelare gli interessi dei colleghi, dopo avere inutilmente chiesto all'Istituto risposte che non sono mai state fornite?


* queste domande vengono da me poste nella consapevolezza che non ci saranno risposte adeguate e che alcuni giullari – impegnati nel tentativo di far sciogliere o rendere marginale l’Ordine, illudendosi di assicurarsene il patrimonio – si scateneranno per ogni


 


dove nell’illusione di fare perdere di vista ai colleghi l’obiettivo reale: il diritto a conoscere la verità, senza quella solidarietà di setta che precipita nella complicità. - TESTO IN https://www.facebook.com/E.Iacopino/posts/982486288507335?pnref=story





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