Editoria: nasce `Origami´ (settimanale della "Stampa"). Renzi: «Nell'era dei social, che hanno rivoluzionato la politica più di quel che si crede, è pero importante fermarsi a riflettere. Questo vale anche per l'informazione. `Origami´ e' molto intrigante».
Roma, 17 novembre 2015. «Nell'era dei social, che hanno rivoluzionato la politica più di quel che si crede, è pero importante fermarsi a riflettere. Questo vale anche per l'informazione. `Origami´ e' molto intrigante». Così il premier Matteo Renzi tiene a battesimo il nuovo settimanale de La Stampa, `Origami´, insieme al direttore, Mario Calabresi, e ai giornalisti Cesare Martinetti e Gianni Riotta, nella Sala Dante dell'Istituto Centrale per la Grafica.«Io sono un patito di twitter e Facebook - ammette Renzi - e ormai l'accesso all'informazione con gli smartphone e' continuo, ma e' importante come si decrittano tutte queste informazioni, come leggerle». Quindi, ribadisce: «E' necessario approfondire». E racconta: «Un mio amico, di un'importante aziende di penne, mi ha detto che nonostante il forte sviluppo tecnologico, la sua azienda ha aumentato del 70% la vendita delle penne. Come ha fatto? Alzando la qualita'. Questo vale anche per l'informazione». E quindi da' il benvenuto al nuovo settimanale: «Vi auguro un grande in bocca al lupo», dice al direttore. Calabresi spiega orgoglioso che `Origami´ e' un «oggetto vintage, un `disco di vinile´ del giornalismo. Un prodotto esclusivamente di carta, senza alcun supporto digitale. Abbiamo fatto una scommessa in controtendenza - sottolinea - e' un settimanale senza pubblicita', costa 1.50 euro nell'era di twitter e Facebook dove nessuno spende piu' 1 euro per leggere. Ma noi pensiamo che ci sia una richiesta di fermarsi, riflettere, leggere. Per questo abbiamo fatto `Origami´». Gli fa eco Martinetti: «`Origami´ nasce sull'esigenza di come affrontare il nuovo mondo, che e' un mondo digitale; come sopravvivere a questo tsunami. Nasce dal felice incontro con gli amici parigini di `Le un´». Che, come prosegue Martinetti nel primo editoriale del Numero 1 di `Origami´, «l'hanno progettato: un solo foglio, un solo tema, tanti punti di vista. Come un origami: figure complesse che nascono da un semplice foglio di carta. E' da leggere, rileggere e conservare. Fa rallentare e riflettere. Fa bene alla vita». Martinetti racconta ancora: «Ero a Parigi fino a ieri ed e' pure banale dire che li' c'e' un'aria... complicata. Tutti conoscevano, in modo diretto o indiretto, qualcuno morto negli attacchi a Parigi. Le vittime erano tutte giovani. Ora si parla di guerra... Ecco, su tutto questo si puo' riflettere» conclude. (AGI)
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