Il Giornale dell'Umbria propone ai lettori la "caccia all'errore" sul proprio quotidiano, con "ogni giorno in omaggio cinque abbonamenti annuali all'edizione digitale", e gli organismi di categoria dei giornalisti insorgono.
PERUGIA, 13 ottobre 2015. Il Giornale dell'Umbria propone ai lettori la "caccia all'errore" sul proprio quotidiano, con "ogni giorno in omaggio cinque abbonamenti annuali all'edizione digitale", e gli organismi di categoria dei giornalisti insorgono. Il Consiglio regionale dell'Ordine valuta l'iniziativa come "altamente lesiva della dignità degli operatoridell'informazione". "Quasi a far divenire l'eventuale sbaglio di un professionista una sorta di lotteria" scrive l'Odg in una nota. "Inutile ribadire - aggiunge - come nel nostro lavoro l'errore sia inevitabilmente dietro l'angolo, tanto più in redazioni gravate da sempre maggiori impegni a fronte del costante calo di unità lavorative voluto da politiche editoriali a tratti incomprensibili. L'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria invita dunque l'editore del Giornale dell'Umbria a non proseguire la pubblicazione di una rubrica offensiva per la classe giornalistica". "L'iniziativa più offensiva e dequalificante per i giornalisti di una testata che ci sia mai capitato di vedere" ha commentato la presidente dell'Associazione stampa umbra, Marta Cicci. "La 'Caccia all'errorè - ha proseguito - sa tanto di caccia alle streghe, di gogna, di lista di proscrizione di colleghi, ora in solidarietà, che sono invece impegnati, in molti casi oltre il dovuto, alla salvaguardia del proprio posto di lavoro. Iniziative come questa mortificano la professionalitàdei giornalisti e discreditano l'intera categoria. Discreditano però, allo stesso tempo, anche chi se ne fa promotore". E per il comitato di redazione del Giornale dell'Umbria la Caccia all'errore "lede in maniera evidente la professionalità, l'onorabilità e il decoro del corpo giornalistico della testatae rischia di arrecare un grave pregiudizio alla stessa". "Per questi motivi - ha scritto il cdr in una nota - viene chiesta l'immediata cessazione della rubrica da parte della Direzione".(ANSA).
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