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Editoria. Richard Gingras (Google): "Lo scopo di Google è quello di migliorare l'architettura dell'editoria e di creare siti che diano risposte agli utenti".


BORGO LA BAGNAIA, 22  maggio 2015. - "Lo scopo di Google è quello di migliorare l'architettura dell'editoria e di creare siti che diano risposte agli utenti". Lo ha detto Richard Gingras, senior director dei prodotti News e Social Google, al convegno 'Crescere tra le righe' a Borgo la Bagnaia, citando anche Digital News Initiative, la partnership con grandi gruppi editoriali europei che ha l'obiettivo di supportare il giornalismo di qualità attraverso la tecnologia. "Google non è fonte di informazioni, né mass media, né editore, ma rispondiamo alle domande degli utenti - ha proseguito -. C'è interesse verso un ecosistema ricco di conoscenze, che comprenda sforzi delle organizzazioni di stampa. Viviamo nel mondo dei big data che ci spiegano l'evoluzione dell'ecosistema stesso: credo sia importante che i giornalisti usino sempre più questi mezzi; il giornalismo dev'essere strumento che responsabilizzi tutti sul proprio operato". Gingras ha ricordato che "il numero degli utilizzatori di Smartphone supererà i 2 miliardi. I media - ha affermato - dominano la nostra vita. Abbiamo la possibilità di interagire col mondo con occhiali, abiti od orologi. Secondo uno studio recente l'utilizzatore tipico di smartphone lo controlla fino a 150 volte al giorno: viviamo nei mezzi d'informazione, la nostra società vive nell'open internet che è un ideale democratico, la realizzazione del primo emendamento". "I canali satellitari e il web hanno cambiato il panorama dell'informazione - ha sostenuto ancora il manager di Mountain View -. In questa nuova arena è possibile vedere decine di siti su un argomento medesimo. Il modo in cui ideiamo un prodotto d'informazione è radicato in base al contesto in cui si trova. Ho decisamente fiducia nel futuro, riusciremo ad esprimere fatti e opinioni, siamo all'inizio di un rinascimento delle creatività del giornalismo". "Credo che oggi ci troviamo in una fase di transizione da un ecosistema ad un altro - ha proseguito -. Diversi modelli d'innovazione da parte di pubblicazioni che hanno capito che servono nuovi prodotti adatti a questa nuova situazione. Il lavoro creativo offre grande potenzialità ai giornalisti, non tanto per la copertura delle notizie ma per dare la possibilità a tutti di scoprire cose nuove. L'innovazione arriva solo con la sperimentazione. Le aziende devono evolvere ed evolversi anche se il mondo di oggi era concepito per una realtà aziendale diversa. Ora invece ripeto: servono innovazione e sperimentazione". (ANSA)



 



 



 






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