SOPAF-INPGI. ENZO IACOPINO: “DEMAGOGIA E QUESTIONE MORALE. Facciamo verità offrendo un contributo ai tanti raffinati giuristi che sulla vicenda Sopaf tentano di difendere l'indifendibile”. I documenti chiave in un clic.
30.3.2015 - Grazie a qualche amico continuo a leggere atti giudiziari. Ne allego uno (in https://drive.google.com/file/d/0B_ByJPmom4tyU0hKMkx0WjJRbmc/view?pli=19),invitando a porre particolare attenzione alle pagine che vanno da 33 a 43 (l'INPGI è citato alle pagine 8, 9, 38, 39 e 67). Per comodità, vi offro qualche stralcio: "più che vendita allo scoperto in senso stretto" l'acquisto per 30 milioni di euro da parte dell'INPGI 2 di 225 quote del Fondo FIP cedute dalla SOPAF "ad un prezzo immodificabile e comunque superiore al valore di mercato" fu "un'operazione di compravendita finalizzata a fornire alla SOPAF i mezzi finanziari per l'acquisto delle quote FIP". E ancora: fu "un'operazione del tutto antieconomica che ha consentito alla SOPAF un margine di profitto elevato e privo di qualsiasi giustificazione". Scritto e firmato non dal sottoscritto, ma dal PM Gaetano Ruta, della Procura della Repubblica di Milano. Sarà anche questa una "sparata demagogica" per chi all'INPGI ha ritenuto di non costituirsi parte civile per tutelare gli interessi dei colleghi. Io, invece, mi fido dei magistrati e con il consenso del Cnog (106 voti a favore, nessuno contrario e 4 astenuti) sto andando a Milano per sottoscrivere gli atti formali, consapevole che se il 14 aprile il Tribunale accetterà il richiesto patteggiamento (ma quando l'imputato lo fa non ammette forse la sua responsabilità? Certo che sì. Per tutti ma non per i vertici dell'Inpgi che hanno deciso diversamente) le costituzioni di parte civile (75 oltre l'Odg) decadranno. Ma continueremo l'azione in altra sede, dopo aver dato un segnale morale che qualcuno non disinteressato considera "una sparata demagogica". TESTO IN https://www.facebook.com/E.Iacopino/posts/813355952087037?pnref=story
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