Home     Scrivimi     Cercadocumenti     Chi è     Link     Login  

Cerca documenti
Cerca:
in:


Documenti
  » Attualità
Carte deontologiche
CASAGIT
Corte di Strasburgo
Deontologia e privacy
Dibattiti, studi e saggi
Diritto di cronaca
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
Editoria-Web
FNSI-Giornalismo dipendente
Giornalismo-Giurisprudenza
I fatti della vita
INPGI 1 e 2
Lavoro. Leggi e contratti
Lettere
Ordine giornalisti
Premi
Recensioni
Riforma professione
Scuole di Giornalismo e Università
Sentenze
Storia
Tesi di laurea
TV-Radio
Unione europea - Professioni
  Attualità
Stampa

Roma - Una nuova lapide per ricordare il giornalista antifascista Eugenio Colorni, - partigiano caduto combattendo -, estensore con Altiero Spinelli del “Manifesto di Ventotene” sulla nuova Europa federale e Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria.


Roma, 24 settembre 2014. Dopo innumerevoli atti di vandalismo da parte di militanti neofascisti contro le memorie dei Martiri della Libertà, il 24 settembre 2014, in via Livorno, - grazie alla Sovraintendenza capitolina, all'Anpi di Roma e alla Fondazione "Pietro Nenni" - è stata inaugurata, - alla presenza dell'assessore alla Cultura, Giovanna Marinelli e al vicepresidente del II Municipio, Emanuele Gisci -, la nuova lapide dedicata a Eugenio Colorni. Le tre lapidi danneggiate  verranno conservate dalla Sovraintendenza stessa in attesa di una futura collocazione museale più adeguata. Partigiano antifascista, ebreo e socialista, giornalista,  Colorni partecipò alla stesura del “Manifesto di Ventotene” assieme ad Altiero Spinelli (entrambi  confinati in quell’isola dal regime fascista). Europeista e federalista  convinto, venne ferito gravemente in questo luogo da  un commando della banda Koch fascista il 30 maggio 1944. La Nuova Italia repubblicana gli ha conferito la Medaglia d’Oro al valor Militare alla memoria.   Nel giorno dell’inaugurazione della nuova lapide,  si è  tenuta la presentazione del libro "Il partigiano Colorni e il grande sogno  Europeo" di Antonio Tedesco, con prefazione di Giorgio Benvenuto,  Editori Riuniti. Il saggio, che fa parte della collana "Biblioteca della Fondazione Nenni", è stato presentato  presso la sede nazionale della UIL in via Lucullo a Roma e sono intervenuti oltre allo stesso Tedesco e Benvenuto, Antonio Passaro, Capo Ufficio stampa UIL, Giuseppe Tamburrano,  Presidente della Fondazione Nenni,Pier Virgilio Dastoli, Presidente del  Consiglio Italiano del Movimento europeo, Pier Paolo Bombardieri Segretario Generale Uil e il Direttore del Museo Storico del Museo storico della



Liberazione. (da “l’antifascista”, n. 9/10 2014)



§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§



Da http://www.anpi.it/colorni/- Associazione Nazionale Partigiani d’Italia



Colorni merita una lapide degna di un eroe della Resistenza



Pierluigi Roesler Franz è un giornalista romano da sempre impegnato negli istituti di categoria: ordine, Inpgi, Fnsi. Ma Pierluigi Roesler Franz è anche un sincero democratico; è da qualche tempo una situazione non la sopporta proprio più: lo stato pietoso - documentato fotograficamente - in cui versano le 3 lapidi in via Livorno a Roma dove 70 anni fa, il 30 maggio 1944, il giornalista milanese, patriota ed eroe della Resistenza, Eugenio Colorni fu ucciso dai militi fascisti della banda Koch. Colorni - va aggiunto - fu poi decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria.


Ciò detto Franz non riesce proprio a capire perchè non si faccia la cosa più semplice: la ricollocazione di una nuova ed unica lapide. aggiornata, completa e corretta. Proposta che rivolge innanzittto ai rappresentanti della "sua" categoria. Non era forse Eugenio Colorni un giornalista? E così presa carta e penna ecco la lettera che Franz ha spedito al presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti


Enzo Iacopino, al Segretario della FNSI, Franco Siddi, al Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Gabriele Dossena e al Presidente dell'Associazione Stampa Lombarda, Giovanni Negri.


Questo il testo della lettera: Cari colleghi, vi accludo una serie di foto scattate dal consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti Mario De Renzis (che ringrazio di cuore), che testimoniano lo stato pietoso in cui versano le 3 lapidi in via Livorno a Roma dove 70 anni fa, il 30 maggio 1944, il giornalista, patriota ed Eroe della Resistenza, Eugenio Colorni fu ucciso dai militi fascisti della banda Koch. Colorni fu poi decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria.


Milanese di origine ebrea Eugenio Colorni, considerato uno dei massimi promotori del federalismo europeo assieme ad Altiero Spinelli ed Ermesto Rossi. Professore di lettere, filosofo (era studioso di Leibniz e Kant), scrittore e politico, si impegnò politicamente contro il regime fascista, prima avvicinandosi al gruppo di Giustizia e Libertà, poi al Partito Socialista.


Partecipò alla stesura del Manifesto di Ventotene, isola in cui viene confinato per oltre due anni dal gennaio 1939 perché antifascista. Durante la Seconda Guerra Mondiale collaborò con numerose testate: Il Convegno, La Cultura, Civiltà Moderna, Solaria e Rivista di Filosofia.


Alla fine del 1941 fu inviato al soggiorno obbligato a Melfi, ma fuggì il 6 maggio del 1943 e si rifugiò a Roma. Passato alla clandestinità si dedicò da latitante nella capitale all’organizzazione del Psiup. Partigiano combattente morì a 35 anni sotto la falsa identità di Franco Tanzi all'ospedale San Giovanni di Roma il 30 maggio 1944 dopo essere stato gravemente ferito pochi giorni prima in via Livorno 20 da una pattuglia di militi fascisti della banda Koch.



Fu decorato con la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria concessagli nel 1944 con la seguente motivazione: "Indomito assertore della libertà, confinato durante la dominazione fascista, evadeva audacemente dedicandosi quindi a rischiose attività cospirative. Durante la lotta antinazista, organizzato il centro militare del Partito Socialista Italiano, dirigeva animosamente partecipandovi, primo fra i primi, una intensa, continua e micidiale azione di guerriglia e di sabotaggio. Scoperto e circondato da nazisti li affrontò da solo, combattendo con estremo ardimento, finché travolto dal numero, cadde nell'impari gloriosa lotta. Roma, 28 maggio 1944".


Patriota ed Eroe della Resistenza, Colorni  fu così il quarto giornalista ad essere ucciso dai nazifascisti nella Seconda Guerra Mondiale dopo la fucilazione a Bologna di Ezio Cesarini (veneto di nascita di Montebello Vicentino, ma bolognese d'adozione, medaglia d'argento al valor militare alla memoria) il 27 gennaio 1944 e a Forte Bravetta a Roma dei colleghi di "Bandiera Rossa" il milanese Carlo Merli e il milanese d'adozione, ma nativo di Massa Carrara, Enzio Malatesta (medaglia d'oro al valor militare alla memoria) avvenuta il 2 febbraio 1944. Va rimarcata positivamente una nobile iniziativa del Comune di Melfi, della Sezione ANPI e dell'Associazione "Francesco Saverio Nitti" che per celebrare degnamente la Festa della Liberazione dell'Italia dall'occupazione nazifascista hanno dedicato un mese fa la ricorrenza del 25 Aprile al ricordo della figura e dell'opera di Eugenio Colorni. Sarebbe, tuttavia, opportuno ricordare degnamente la memoria di Eugenio Colorni anche in via Livorno a Roma, luogo dove venne ferito a morte con una nuova lapide leggibile e priva di errori.


Oggi, infatti, vi é una lapide spaccata in due, un'altra semilleggibile perché scurita dal tempo e un'ultima, posta 10 anni fa dalla III Circoscrizione del Comune di Roma, persino erronea (vi è scritto che era stato impiegato nella lotta contro il fascismo, anziché che si era "impegnato" nella lotta contro il fascismo.


In precedenza altre 3 lapidi in suo ricordo erano state addirittura distrutte da atti vandalici prima del 1982!


Vi sarei quindi davvero molto grato se il CNOG, la FNSI, l'Ordine dei giornalisti della Lombardia e l'Associazione Lombarda dei Giornalisti, previo benestare della III Circoscrizione del Comune di Roma, provvedano al più presto a far sostituire le 3 lapidi con un'unica targa marmorea completa e corretta che renda finalmente giustizia a questo Eroe della nostra categoria e della Patria!


Augurandomi di trovarvi d'accordo su questa mia semplice proposta vi invio i miei più cordiali saluti.


Pierluigi Roesler Franz


§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§



.30.5.2014 - .30 maggio 1944 - 30 maggio 2014. 70 anni fa a Roma veniva ucciso il partigiano e giornalista milanese Eugenio Colorni. Con Altiero Spinelli ed Ermesto Rossi fu uno dei massimi promotori del federalismo europeo. Si impegnò politicamente contro il regime fascista, prima avvicinandosi al gruppo di Giustizia e Libertà, poi al Partito Socialista. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=14818 



.8.6.2014 - .NON DIMENTICHIAMO I NOSTRI MARTIRI! - Lo stato pietoso delle 3 lapidi in via Livorno a Roma dove 70 anni fa fu ucciso il giornalista milanese, patriota ed Eroe della Resistenza Eugenio Colorni, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Pierluigi Franz chiede all’Ordine nazionale e lombardo nonché al sindacato nazionale e lombardo “di ricordare degnamente la memoria di Eugenio Colorni anche in via Livorno a Roma con una nuova lapide leggibile e priva di errori”. Eugenio Colorni, che aderì al Partito socialista, è considerato uno dei massimi promotori del federalismo europeo assieme ad Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. Partecipò alla stesura del Manifesto di Ventotene, isola in cui viene confinato dal regime fascista. - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=14880



 



 






Editore/proprietario/direttore: Francesco Abruzzo - via XXIV Maggio 1 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) - telefono-fax 022484456 - cell. 3461454018
---------------------------------
Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.
---------------------------------
Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR) - Anno XV Copyright � 2003

Realizzazione ANT di Piccinno John Malcolm - antconsultant@gmail.com