Home     Scrivimi     Cercadocumenti     Chi è     Link     Login  

Cerca documenti
Cerca:
in:


Documenti
Attualità
Carte deontologiche
CASAGIT
Corte di Strasburgo
Deontologia e privacy
Dibattiti, studi e saggi
Diritto di cronaca
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
Editoria-Web
FNSI-Giornalismo dipendente
Giornalismo-Giurisprudenza
  » I fatti della vita
INPGI 1 e 2
Lavoro. Leggi e contratti
Lettere
Ordine giornalisti
Premi
Recensioni
Riforma professione
Scuole di Giornalismo e Università
Sentenze
Storia
Tesi di laurea
TV-Radio
Unione europea - Professioni
  I fatti della vita
Stampa

PENSIONI & POLEMICHE ESTIVE. Bologna. Sandro Vacchi, giornalista professionista in quiescenza, scrive al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti: “Se il mio Istituto, l'Inpgi, fosse obbligata a tagliarmi l'assegno da un soggetto terzo (nel caso, il suo Dicastero), in questa malaugurata eventualità, per tutelarmi mi vedrei costretto a denunciarLa per truffa e violazione contrattuale. Non è difficile prevedere che altri giornalisti seguirebbero il mio esempio".

Gentile ministro, mi chiamo Sandro Vacchi e sono un giornalista (Tessera 21527) pensionato dal 2009 dopo 40 anni di lavoro prima al Carlino e poi al Messaggero, come caposervizio e inviato speciale.Leggo nella sua intervista al Corsera della sua ipotesi di decurtare le pensioni "alte" come contributo di solidarietà per gli "esodati".


La mia pensione ammonta a poco meno di 90 mila euro lordi, per un netto inferiore ai 3.700 mensili. Non so se sia alta in termini assoluti. Lo è se raffrontata con le "minime" o altre ancora, ma è una miseria a confronto dei trattamenti di non pochi boiardi di Stato.


In ogni caso me la sono pagata tutta, e anche sulla base di riscatti contributivi totalmente volontari sono stato pretensionato dalla mia azienda, come altri giornalisti.


Il mio assegno, lungi dall'incrementarsi almeno un po', in questi anni è stato eroso da contributi comunali e regionali.


Si tratta, ad ogni buon conto, di un assegno determinato secondo una formula matematico-attuariale sulla base dei miei contributi che, per un certo numero di anni, hanno portato all'importo di cui sopra. Importo che è dunque parte determinante di un contratto siglato con me dall'Inpgi, l'istituto previdenziale dei giornalisti.


Ove mai questo contratto dovesse essere unilateralmente peggiorato da una delle parti, segnatamente l'Inpgi, sarebbe palese la sua violazione. Questo, a maggior ragione, se la suddetta controparte fosse obbligata alla violazione da un soggetto terzo: nel caso, il suo Ministero.


In questa malaugurata eventualità, per tutelarmi mi vedrei costretto a denunciarLa per truffa e violazione contrattuale. Non è difficile prevedere che altri giornalisti seguirebbero il mio esempio.


Quanto agli "esodati", le ricordo che questa nuova r disgraziatissima categoria sociale tutta italiana è nata in seguito a provvedimenti dell'ex ministro Elsa Fornero che hanno minato il mercato del lavoro e condotto perfino a non pochi suicidi. Le suggerisco perciò, se permette, a rivolgersi al suddetto ex ministro per sanare almeno in parte le sue malefatte. La ringrazio dell'attenzione e Le auguro buon lavoro.


Sandro Vacchi


BolognA, 18 agosto 2014


 


 


 





Editore/proprietario/direttore: Francesco Abruzzo - via XXIV Maggio 1 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) - telefono-fax 022484456 - cell. 3461454018
---------------------------------
Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.
---------------------------------
Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR) - Anno XV Copyright � 2003

Realizzazione ANT di Piccinno John Malcolm - antconsultant@gmail.com