Lettera di Enzo Iaacopino dopo l'articolo critico di Oreste Pivetta sull'Ordine dei Giornalisti: “Sorrido, perché in privato, (e non sempre a quattr’occhi), a Pivetta capita di confessarmi che condivide non poche delle cose cha faccio, ma che non può 'dirlo pubblicamente'. Non gli chiedo neanche perché”. IN CODA l'articolo di Pivetta.
(22.7.2014) - Caro Franco Abruzzo, leggo con colpevole ritardo sul tuo sito un intervento di Oreste Pivetta (già pubblicato altrove, giorni fa). Debbo confessare la mia ammirazione per Pivetta. Riesce a mantenersi ggggiovane grazie alla fantasia. Non vede i precari e i freelance che inscenano una dura protesta contro la Fnsi (mai avvenuta prima); non ha notizie di importanti associazioni di stampa (Lazio, Emilia Romagna, per citarne due) che contestano l’operato della Fnsi. Non si accorge, immagino, che l’assemblea dei Cdr ha accusato i vertici della Fnsi di aver violato lo Statuto. Uno puro come lui, fosse a conoscenza di tutto questo, lo denuncerebbe con indignazione, senza star lì a far di calcoli sulle sue personali utilità.
Pivetta vive in un suo mondo fantastico, che lo tiene gggggiovane e così afferma che sono io, Iacopino, che eleggo la Fnsi a nemico numero uno. Immagino perché terrorizzato da una minoranza che si è sfaldata e che ora rappresenta meno del 20 per cento nel Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti. Già, perché ci sono colleghi che vogliono lavorare, confrontarsi, costruire soluzioni condivise. Non protesto, per non turbarlo.
Sorrido, invece, perché in privato, (e non sempre a quattr’occhi) a Pivetta capita di confessarmi che condivide non poche delle cose cha faccio, ma che non può “dirlo pubblicamente”. Non gli chiedo neanche perché. Capisco, sì, capisco e lo lascio nel suo mondo.
Se lui è contento, perché turbarlo?
Enzo Iacopino-presidente dell'Ordine dei Giornalisti
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Giornalismo in agonia, ma per Iacopino il nemico è il sindacato. Che Iacopino scelga come primo nemico la Fnsi è una follia. Ma dividere serve al presidente per mantenersi in sella e per allontanare la riforma dell'Ordine. /di ORESTE PIVETTA/ - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=15216
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