SICILIA. Segnale preoccupante per la libertà d'informazione. Cronista di Ragusa pestato da due persone con il volto coperto. Aveva preso parte a una trasmissione incentrata su un omicidio commesso a Vittoria. Alcuni mesi fa la sua auto era stata danneggiata. Il sindacato denuncia: “Grave e vile aggressione”. L'Unci chiede un immediato intervento degli inquirenti per individuare gli aggressori.
Palermo, 16 aprile 2014. Il giornalista ragusano Paolo Borrometi é stato aggredito violentemente mentre si trovava in campagna nei pressi di una proprietà di famiglia. Secondo quanto ricostruito, il giovane cronista stava dando da mangiare ai cani, quando é stato bloccato alle spalle da due persone con il volto coperto che lo hanno pestato. Scattato l'allarme, é stato condotto in ospedale in stato di choc e gli sono state riscontrate contusioni e ferite varie. Recentemente il giornalista, collaboratore dell'Agi e direttore del sito online ‘La spia’, aveva preso parte a una trasmissione incentrata su un omicidio commesso a Vittoria. Alcuni mesi fa la sua auto era stata danneggiata. Borrometi é stato sentito dagli uomini della Squadra mobile che indagano sulla vicenda. Il direttivo provinciale dell'Associazione siciliana della Stampa parla di «grave e vile aggressione. È un segnale preoccupante per la libertà d'informazione in provincia di Ragusa e in Sicilia. Ci appelliamo alle forze dell'ordine affinché facciano piena luce». (AGI)
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GIORNALISTI. OSSIGENO: CRESCONO LE MINACCE, RENZI RISPONDA. NEL 2014 +50% DI INTIMIDAZIONI. NASCE IL PROGETTO 'SAFETY NET'. - DI MICHELE CASSANO-ANSA/ TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=14422
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L'Unci chiede un immediato intervento degli inquirenti per individuare gli aggressori. - Palermo, 17 aprile 2014. <Esprimiamo solidarietà e vicinanza al collega Paolo Borrometi, direttore responsabile del sito "La Spia" di Modica (Rg), picchiato e malmenato da ignoti che ci auguriamo vengano al piu' presto identificati e processati>. Lo ha detto in una nota il presidente dell'Unci Sicilia, Leone Zingales, in relazione al pestaggio di cui è stato vittima il cronista di Ragusa per ragioni che sono ancora da accertare. <Il Gruppo siciliano dell'Unione cronisti denuncia ancora una volta - ha concluso Zingales - la allarmante situazione dei cronisti di provincia, chiamati ad operare in un contesto spesso ostile, senza alcuna tutela contrattuale, esposti alle rappresaglie di chi pensa di identificarli come ''colpevoli'' per il solo fatto di avere raccontato alla pubblica opinione fatti sgradevoli per chi li ha commessi, esercitando esclusivamente. (UNCI)
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