Diffamazione: non può essere prevista alcuna sanzione penale.. Lo afferma la Corte europea dei diritti dell’Uomo che ha accolto il ricorso presentato da due giornalisti portoghesi. L’esistenza stessa di una sanzione penale, in questo caso, è tale da provocare un effetto dissuasivo sul contributo che la stampa porta al dibattito su temi di interesse generale - IN CODA le sentenze di Strasburgo sul giornalismo raccolte da Franco Abruzzo
Strasburgo, 17 settembre 2013. Per la diffamazione non può essere prevista alcuna sanzione penale. E’ il senso della sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo che ha dato ragione a due giornalisti portoghesi che erano stati condannati per diffamazione e che oggi hanno vinto il ricorso presentato alla Corte di Strasburgo. I giudici hanno stabilito che le autorità portoghesi hanno violato il diritto alla libertà d’espressione. I giornalisti erano stati condannati a pagare una multa pari a 3.620 euro e 5.000 euro per danni morali dalla Corte d’appello di Lisbona che li aveva ritenuti colpevoli di aver diffamato l’allora vicepresidente della regione di Madeira. Nella sentenza i giudici della Corte europea dei diritti dell’Uomo sottolineano che il tribunale portoghese “condannando i giornalisti ha rotto l’equilibrio che deve esserci tra la salvaguardia del diritto alla libertà di stampa e quello del vice presidente della regione di Madeira a veder protetta la sua reputazione”. Inoltre fanno notare che “indipendentemente dalla severità della condanna inflitta, l’esistenza stessa di una sanzione penale, in questo caso, è tale da provocare un effetto dissuasivo sul contributo che la stampa porta al dibattito su temi di interesse generale, che non può essere ammesso che in casi particolarmente gravi”. (Ansa)
Le sentenze di Strasburgo sul giornalismo, raccolte da Franco Abruzzo, si possono leggere In http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=7338
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