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GRAZIE MONTI, GRAZIE FORNERO! Inpgi salvo anche grazie ai sacrifici imposti nel 1998 (Governo Prodi), nel 2008 (Governo Prodi) e nel 2012 (Governo Monti) ai giornalisti pensionati con la mancata perequazione! Nelle casse dell'Istituto accumulato soltanto nel 2012 un "tesoretto" di 4,5 milioni di euro. Ai quali andranno aggiunti i quattrini che verranno sottratti, grazie alle leggi Monti/Fornero, ai pensionati nel 2013 e nel 2014. I mancati introiti nel 2015 oscilleranno, secondo un calcolo prudenziale, tra i 400 e gli 800 euro al mese.

Bloccata anche per il 2014 dal Governo Monti la perequazione della quasi totalità delle pensioni INPGI (leggere il testo del comma 140 della riforma delle pensioni 2013 messa a punto dal ministro Fornero inserita nella cosiddetta legge di stabilità approvata con modifiche il 20/12/12 al Senato).


Pierluigi Roesler Franz - Presidente del Gruppo romano Giornalisti Pensionati


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Pensioni 2013: aumenti bloccati dalla Riforma Fornero


Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto per la perequazione automatica delle pensioni 2012 e 2013, che per due anni taglia fuori tutti gli assegni tre volte oltre il minimo per effetto della Riforma Fornero.


 


di Francesca Vinciarelli - 4 dicembre 2012


 


Bloccati gli aumenti delle pensioni 2012-2013 superiori a 1.443 euro


Aumento con filtri per le pensioni 2013: il decreto congiunto del Ministero dell’Economia e del Lavoro del 16 novembre 2012 “Perequazione automatica delle pensioni per l’anno 2012 e valore definitivo per l’anno 2011” – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 novembre 2012 n. 277 – ha infatti stabilito per chi scatta l’aumento delle pensione dal prossimo anno (pari a +3%) per effetto della cosiddetta perequazione automatica, ossia dell’adeguamento al costo della vita causato dall’inflazione.


Gli assegni aumenteranno solo per una parte dei contribuenti e l’effetto della perequazione automatica non ci sarà per tutti: restano fuori tutti gli assegni previdenziali superiori ai 1.443 euro.


Perché questa differenza di trattamento?  Perché si applicano le misure della Riforma delle Pensioni, messa a punto dal ministro del Welfare Elsa Fornero e e dal governo Monti con il decreto Salva Italia.


Ad aumentare, in sostanza, saranno  le pensioni più basse (es.: le pensioni minime passeranno da 481 a 495,43 euro al mese).


Gli aumenti sono stabiliti nella misura del +2,7% dal 1° gennaio 2012 e +3% dal 1° gennaio 2013, salvo conguaglio in sede di perequazione per l’anno successivo.


Queste percentuali sono determinate separatamente, sulla pensione e sull’indennità integrativa speciale (legge 27 maggio 1959, n. 324 e successive modificazioni e integrazioni) dove competa.


L’obiettivo della perequazione automatica delle pensioni sarebbe quello di adeguarle tutte al costo della vita, ovvero all’inflazione, usando come valore di riferimento viene preso l’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.


La perequazione automatica, tuttavia, per effetto della Riforma Monti-Fornero sarà applicato solo agli assegni pensionistici dei contribuenti che ricevono una pensione non superiore a 1.443 euro: la Riforma delle Pensioni ha infatti imposto un blocco degli aumenti per il biennio 2012-2013, per le pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo INPS (inizialmente nel Decreto Salva Italia si parlava di due volte la pensione minima), per consentire al Governo di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2014.


 


                                                              xxxxxxxxxxxxxxxx


 


MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE


         DECRETO 16 novembre 2012


         Perequazione automatica delle pensioni per l'anno 2012 e valore definitivo per l'anno 2011. (12A12528) (GU n. 277 del 27-11-2012 )  


IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE


 


                           di concerto con


 


          IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI


 


  Visto l'art. 11, comma 1, del decreto legislativo 30 dicembre 1992,


n.  503,  che  prevede  l'applicazione  degli  aumenti  a  titolo  di


perequazione automatica delle pensioni previdenziali ed assistenziali


sulla base dell'adeguamento al costo  vita  con  cadenza  annuale  ed


effetto dal 1° novembre di ciascun anno;


  Visto l'art. 14 della legge 23 dicembre 1994, n. 724, che  dispone,


con effetto dall'anno 1995, il differimento del termine stabilito dal


descritto  art.  11  ai  fini  della  perequazione  automatica  delle


pensioni al 1° gennaio successivo di ogni anno;


  Visto l'art. 24, comma 5, della legge 28 febbraio 1986, n. 41,  che


demanda  ad  apposito  decreto  la  determinazione  delle  variazioni


percentuali di perequazione automatica delle pensioni;


  Visto l'art. 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n.  448,  e


l'art. 69, comma 1, della legge 23 dicembre  2000,  n.  388,  recanti


criteri per la perequazione delle pensioni;


  Visto l'art. 21 della legge 27 dicembre 1983, n. 730,  nella  parte


in cui richiama la disciplina dell'indennità integrativa speciale di


cui alla legge 27 maggio 1959, n. 324, e successive modificazioni  ed


integrazioni;


  Visto il decreto  18  gennaio  2012  (Gazzetta  Ufficiale  -  serie


generale - n. 18 del 23 gennaio  2012)  concernente:  "Determinazione


del valore della variazione percentuale,  salvo  conguaglio,  per  il


calcolo dell'aumento di perequazione  delle  pensioni  spettante  per


l'anno 2011 con  decorrenza  dal    gennaio  2012,  nonché  valore


definitivo della variazione percentuale da  considerarsi  per  l'anno


2010 con decorrenza dal 1º gennaio 2011";


  Vista la comunicazione dell'Istituto  nazionale  di  statistica  in


data 23 ottobre 2012, prot. n. 31798 , dalla quale si rileva che:


  la variazione percentuale verificatasi negli indici dei  prezzi  al


consumo per le famiglie di operai ed impiegati, senza  tabacchi,  tra


il periodo gennaio - dicembre 2010 ed il periodo gennaio  -  dicembre


2011 è risultata pari a + 2,7;


  la variazione percentuale verificatasi negli indici dei  prezzi  al


consumo per le famiglie di operai ed impiegati, senza  tabacchi,  tra


il periodo gennaio - dicembre 2011 ed il periodo gennaio  -  dicembre


2012 e' risultata pari a + 3,0, ipotizzando, in via provvisoria,  per


i  mesi  di  ottobre,  novembre  e  dicembre  2012   la   ripetizione


dell'indice del mese di settembre 2012;


  Considerata la necessità:


    di determinare il valore effettivo della  variazione  percentuale


per l'aumento  di  perequazione  automatica  con  decorrenza  dal 


gennaio 2012;


    di  determinare  la  variazione  percentuale  per  l'aumento   di


perequazione automatica  con  effetto  dal    gennaio  2013,  salvo


conguaglio all'accertamento dei valori  definitivi  relativamente  ai


mesi di ottobre, novembre e dicembre 2012;


    di indicare le modalità  di  attribuzione  dell'aumento  per  le


pensioni  sulle  quali  è corrisposta   l'indennità   integrativa


speciale;


 


                              Decreta:


 


                               Art. 1.  La percentuale di variazione  per  il  calcolo  della  perequazione


delle pensioni per l'anno 2011 é determinata in misura pari  a  +2,7


dal 1° gennaio 2012.


 


                               Art. 2.   La percentuale di variazione  per  il  calcolo  della  perequazione


delle pensioni per l'anno 2012 é determinata in misura pari  a  +3,0


dal 1° gennaio 2013, salvo  conguaglio  da  effettuarsi  in  sede  di


perequazione per l'anno successivo.


 


                               Art. 3.  Le percentuali di variazione di cui agli articoli  precedenti,  per


le pensioni alle  quali  si  applica  la  disciplina  dell'indennità


integrativa speciale di cui alla legge 27  maggio  1959,  n.  324,  e


successive   modificazioni   ed   integrazioni,   sono    determinate


separatamente sull'indennità integrativa speciale,  ove  competa,  e


sulla pensione.


  Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della


Repubblica Italiana.


    Roma, 16 novembre 2012


 


Il Ministro dell'economia e delle finanze   Grilli                 


 


Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Fornero


 


 


 


 





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