Roma, 4 dicembre 2018. Come noto, il Collegio sindacale della Casagit, in capo al quale ricadrebbe solidalmente con gli amministratori della Cassa la responsabilità di una scorretta gestione, esercita funzioni che gli vengono attribuite dall’art. 27 dello Statuto e dal dettato del Codice Civile all'art. 2403. Tra esse vi sono i compiti di vigilare sull'osservanza delle leggi e delle norme statutarie, i doveri di verificare la correttezza delle procedure, in particolare relativamente alle azioni di tutela del patrimonio, nel primario interesse dei soci e degli iscritti.
Ciò premesso, nel corso delle sue riunioni il Collegio ha esaminato approfonditamente il tema della riforma della natura giuridica della Cassa, in considerazione anche dei dati di Bilancio Tecnico, aggiornati di recente dallo studio attuariale Micocci & Partners.
Essi disegnano uno scenario a tinte fosche nel quale si conferma una tendenza che appare ormai irreversibile nella sua drammaticità, determinata dalla crisi strutturale della professione giornalistica, che porterà all'esaurimento del patrimonio in un arco temporale oscillante tra il 2024 e il 2026, con conseguente cessazione dell’attività della Cassa.
In sostanza è palese come si stia assistendo ormai da tempo a una lenta agonia, a una 'morte annunciata', perché l'andamento oggi viene solamente confermato dall'attuario ma da lungo tempo è stato prospettato all'attenzione degli organi di rappresentanza della Cassa.
Anche il Collegio sindacale è convinto che per sottrarsi a tale destino non sono più sufficienti manovre tradizionali, da attuare nello stretto perimetro della professione giornalistica, come è stato puntualmente e tempestivamente fatto nel corso degli ultimi anni.
E’ per questa ragione che il Collegio, per quanto di sua competenza e nel rispetto delle sue funzioni, ha condiviso l’operato del Presidente e del Consiglio di Amministrazione, i quali hanno individuato e proposto una strategia - condivisa ufficialmente dall'Assemblea dei Delegati - fondata sull'apertura della Cassa ad altre popolazioni produttive.
Tale prospettiva è peraltro attuabile soltanto attraverso un nuovo assetto istituzionale. E’ stata quindi ravvisata la necessità di una riforma storica, da attuare attraverso una modifica dello Statuto.
Con questo obiettivo è stata costituita una apposita Commissione, che ha operato nell’arco di oltre un anno, con l’assistenza della Direzione generale e il prezioso contributo di diversi titolatissimi consulenti, che hanno formulato dettagliati e motivati pareri.
Come noto, tale Commissione qualche settimana fa ha praticamente concluso i suoi lavori, orientandosi verso uno scenario che prevede la trasformazione della natura giuridica della Cassa da Associazione non riconosciuta a Società di Mutuo Soccorso.
Contestualmente è stato inviato a Casagit il parere di uno studio professionale incaricato dalla Federazione Nazionale della Stampa, parere che ha confutato le conclusioni raggiunte dai consulenti della Casagit, proponendo soluzioni diverse che evidentemente andranno opportunamente approfondite.
Il mondo della sanità integrativa, mai come in questo momento, vive una fase di rapida evoluzione. Le categorie professionali, che la Casagit ha incontrato nel mese di settembre in occasione del seminario svoltosi a Forte dei Marmi, hanno in linea di massima espresso interesse verso la nostra Cassa. Ma la situazione in questo settore è magmatica e altri Fondi e Mutue si sono già lanciati tempestivamente sul mercato dove la Casagit rischia di arrivare troppo tardi, quando i giochi saranno ormai fatti, con le categorie potenzialmente interessate che hanno già operato scelte diverse. Ciò significherebbe inevitabilmente andare verso la catastrofe prospettata dall'attuario.
Di conseguenza secondo il Collegio sindacale la riforma va attuata con urgenza, rispettando peraltro una volontà espressa in maniera inequivocabile da organi statutari.
Tutto ciò considerato, il Collegio sindacale ritiene di invitare il Consiglio di Amministrazione a fare tempestivamente gli eventuali ulteriori approfondimenti e confronti, per procedere il più rapidamente possibile alla messa a punto di una proposta formale di riforma dell'assetto giuridico della Cassa, da sottoporre alla valutazione dell'Assemblea dei Delegati e da completare poi, nel caso in cui ricevesse l'indispensabile approvazione, con una effettiva modifica dello Statuto. - I Sindaci: Mario Zaccaria, Giovanni Innamorati, Carola Vai, Pierpaolo Dobrilla e Michele Manzotti