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Giornalismo-Giurisprudenza
Importante sentenza penale della Cassazione in materia di responsabilità dei direttori accusati di diffamazione. di Pierluigi Franz  (22/03/2019)
La Cassazione (V sezione penale) spiega il diritto di critica: "Mentre, a differenza della cronaca, del resoconto, della mera denunzia, la critica si concretizza nella manifestazione di un'opinione. È vero che essa presuppone in ogni caso un accadimento storico, ma il giudizio valutativo, in quanto tale, è diverso dal fatto da cui trae spunto e non può pretendersi che sia 'obiettivo'".  (02/03/2019)
IL FATTO QUOTIDIANO. Giornalisti. Nicola Borzi e Francesco Bonazzi scoprono di essere indagati a Roma da 15 mesi per i loro articoli. CHI SCRIVE DI POPVICENZA E 007 RISCHIA IL CARCERE . (a. CEDU - Sentenza Jérôme Dupuis et Jean-Marie Pontaut c. Francia - 7 giugno 2007. Pubblicazione di atti processuali -intercettazioni illegali- coperti dal segreto istruttorio: preminente la libertà di stampa. - b. Cedu. Le perquisizioni nell’abitazione di un giornalista sono contrarie alla CEDU. Il diritto di un giornalista a non svelare la fonte non è un privilegio da concedere o ritirare a seconda della liceità o meno della fonte, ma è un elemento essenziale della libertà di espressione che non deve essere compresso per non incorrere in una violazione della Convenzione dei diritti dell’uomo). (La reazione di Fnsi e Alg). di Marco Franchi/ilfattoquotidiano  (08/02/2019)
Importante decisione della Cassazione in tema di libertà di stampa e di legittimo esercizio del diritto di cronaca giudiziaria nell'ambito di un'inchiesta giornalistica. ".... una notizia dotata di utilità sociale può perdere rilevanza penale, ancorché capace di ledere l'altrui reputazione, e tale utilità è necessariamente connotata dall'attualità dell'interesse alla pubblicazione". di Pierluigi Franz  (18/01/2019)
EDITORIA. CATANIA. Il sindaco POGLIESE: "CHIUDE 'ULTIMA TV' E FINISCE UNA IMPORTANTE ESPERIENZA".  (08/01/2019)
Non sono valide per la Corte di Cassazione le dimissioni rese dal lavoratore che si trova in una condizione di forte stress e insoddisfazione.  (26/11/2018)
CASSAZIONE/Il diritto di critica politica come esimente del reato di diffamazione. Le informazioni diffuse devono essere veritiere e non devono ridursi a una mera invettiva di carattere personale. di Valeria Zeppilli/studiocataldi  (18/09/2018)
Diritto di cronaca, la Corte Edu: «Il lavoro dei giornalisti va tutelato anche se manca l'accredito stampa». Secondo i giudici, la raccolta delle informazioni è un elemento preparatorio essenziale nel giornalismo e deve quindi essere protetto in base alla libertà di stampa assicurata dall'articolo 10 della Convenzione, anche se il cronista viola un divieto di partecipazione a una manifestazione. di Marina Castellaneta*  (08/03/2018)
Sequestro - Cassazione penale: può essere opposto il segreto professionale all’applicazione della misura sui dati informatici. "Pertanto, conclude la Corte, “la formale opposizione del segreto professionale, ove fosse stata sollevata in ragione della correlazione della disponibilità dei beni sequestrati o estratti in copia con un mandato professionale in precedenza conferito, sarebbe stata idonea a impedire all’autorità giudiziaria di procedere al sequestro del bene richiesto in consegna. Per questi motivi, la Cassazione ha disposto l’annullamento dell’ordinanza impugnata, con rinvio al Tribunale del Riesame per un nuovo esame". di Lorenzo Pispero/filodiritto  (21/11/2017)
Diritto all'oblio, affondo Google: "No applicazione globale regole Ue". Due nuovi casi portati davanti alla Corte di Giustizia preoccupano Mountain View: "L'Europa rischia di dare carta bianca a chi vuole far sparire dal web informazioni rilevanti per il pubblico interesse". di Patrizia Licata/corrierecomunicazioni.it  (16/11/2017)
Diffamazione, la Corte Edu condanna l'Irlanda: «Multe sproporzionate ai media violano la libertà di espressione». I risarcimenti esageratamente elevati "possono avere un effetto negativo sulla libertà di stampa", ricordano i giudici di Strasburgo ribadendo un principio ormai consolidato. Il tribunale nazionale aveva imposto un risarcimento alla vittima di diffamazione da 1,25 milioni di euro.  (16/06/2017)
L'intervista/Caterina Malavenda. "Ma la privacy è più debole se la notizia è sul potere". L'avvocato esperta di informazione spiega quali sono i limiti per i giornalisti e che cosa dicono le leggi e la Cedu. di Gianluca Roselli/ilfattoquotidiano  (21/05/2017)
CEDU. SENTENZA DI CONDANNA PER LA RUSSIA: "I parametri di Strasburgo sulla libertà di stampa devono essere seguiti dai giudici nazionali".  (07/05/2017)
PENSIONI: FRANCO ABRUZZO RICORRE CONTRO IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA' IMPOSTO AI GIORNALISTI PER VIA AMMINISTRATIVA (E NON PARLAMENTARE CON LEGGE COME VUOLE LA COSTITUZIONE). IL PRESIDENTE UNPIT: "IL FUTURO DELL'INPGI È NELL'INPS, ma serve una legge come per Inpdai, Inpdap ed Enpals".  (03/05/2017)
IL DIRITTO DI CRONACA VINCE. Fnsi: il tribunale di Reggio Calabria riconosce l'esistenza di "querele temerarie". L'ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, condannato al pagamento di 21.387 euro a favore dei giornalisti Lucio Maria Musolino e Paolo Pollichieni.  (22/03/2017)
Scrivere di un pm che è un «magistrato d’assalto» è diffamatorio e l’espressione non rientra tra quelle giustificate dal diritto di critica ma costituisce una aggressione al patrimonio morale del magistrato. Per questo motivo la Cassazione ha confermato la condanna (l'entità non è nota) per omesso controllo e diffamazione nei confronti dell’ex direttore del Quotidiano della Basilicata. Vince John Woodcock.  (08/03/2017)
ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE - NUOVO PRINCIPIO DI DIRITTO IN TEMA DI DIFFAMAZIONE ONLINE FISSATO DALLE SEZIONI UNITE CIVILI DELLA CASSAZIONE con sentenza n. 23469 del 18/11/2016 (udienza del 25/10/2016, Presidente AMOROSO GIOVANNI, Relatore DE STEFANO FRANCO) SU RICORSO D’UFFICIO SENZA CONTROPARTI PRESENTATO DALLA PROCURA GENERALE DELLA STESSA SUPREMA CORTE CONTRO DECISIONI DEFINITIVE DEL TRIBUNALE DI NAPOLI. QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA.  (26/11/2016)
Sentenza della Cassazione (Sezione Lavoro n. 21886 del 28/10/2016, presidente Vittorio Nobile, relatore Francesca Spena) sulla mancata previsione della clausola di contingentamento da parte dell'articolo 3 del Contratto giornalistico Fnsi/Fieg. Accolto il ricorso di un giornalista RAI sulla "nullità del termine apposto ai contratti di lavoro subordinato intercorsi tra le parti e della sussistenza di un rapporto a tempo indeterminato dall'1 luglio 1998, con condanna della società alla riammissione in servizio ed al pagamento, anche a titolo risarcitorio, delle retribuzioni maturate". Il giornalista aveva chiesto, altresì, "di accertare il suo diritto alla qualifica di redattore ordinario e di condannare l'azienda al pagamento delle differenze di retribuzione maturate nel corso del rapporto di lavoro".  (09/11/2016)
CASSAZIONE CIVILE. Diffamazione e diritto di critica: rientra nel dissenso motivato riferire di procedimenti penali, ancorché risalenti e conclusi senza condanne. Il richiamo all’insegnamento della Cedu. (Cass. civ., Sez. III, 31 ottobre 2014, dep. 12 marzo 2015, n. 4931, Pres. Petti, Rel. Rossetti, ric. Colombo e NIE s.p.a.) - [Sara Turchetti] in www.penalecontemporaneo.it  (13/07/2015)
Diffamazione, niente più carcere ma multe salate. Intervista a Franco Abruzzo di Marco Capisani ItaliaOggi 25.6.2015  (25/06/2015)
DIFFAMAZIONE A MEZZO MASS MEDIA: presto il ddl nell’aula della Camera. Il capogruppo del Pd in Commissione Giustizia esalta l’abolizione del carcere per i cronisti, ma dimentica le multe da 5mila a 50mila euro in caso di condanna. E i cronisti compiacenti non gli pongono alcuna domanda. FRANCO ABRUZZO: "La legge di riforma approvata dalla Commissione Giustizia della Camera ha qualche lato positivo e molti negativi. Ci sono luci e ombre ma le ombre sono veramente pesanti. La condanna al carcere è stata abolita, ma viene sostituita con multe esagerate. Le sanzioni pecuniarie spropositate previste sono un limite alla libertà di stampa: questo è un danno per tutti i cittadini, che riceveranno meno notizie sui Palazzi del potere”. IN CODA LA RELAZIONE DI FRANCO ABRUZZO AL CONVEGNO DI LIERNA DEL 5 GIUGNO. di Francesco M. de Bonis  (10/06/2015)
GIORNALISTI - I CONSIGLI DI FRANCO ABRUZZO. GUERRIGLIA GIUDIZIARIA PER RIMANERE IN SERVIZIO FINO A 65 ANNI OPPURE FINO A 70 ANNI. QUI SOTTO IL FAC SIMILE DELLA LETTERA 1 E DELLA LETTERA 2. FATENE BUON USO.  (06/12/2014)
I doveri del giornalista tra Costituzione, legge professionale, legge sulla stampa e legge sulla privacy nella lettura della Consulta e della Cassazione. di Franco Abruzzo - già presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia tra il 1989 e il 2007.  (16/04/2014)
CASSAZIONE (SEZIONE LAVORO) - IL MERO CONFERIMENTO DELL'INCARICO DI DIRETTORE RESPONSABILE DI UN PERIODICO NON COMPORTA DI PER SE' L'INSTAURAZIONE DI UN RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO - Occorre il continuativo esercizio delle responsabilità interne circa i contenuti del giornale  (27/02/2014)
GIORNALISTI. CONSIGLI DI DISCIPLINA. “Il Consiglio amministrativo dell’Ordine regionale ha la possibilità di fare accertamenti sul rispetto della deontologia” dicono (sbagliando) i presidenti degli Ordini di Lombardia, Lazio e Toscana, che hanno sottoscritto un documento comune su questo argomento. Franco Abruzzo. “Il dl 138/2011 (convertito con legge 148/2011) ha estromesso i vecchi Consigli amministrativi dai procedimenti disciplinari. Ci penseranno gli avvocati degli incolpati a far rispettare la nuova normativa citando gli “abusivi” davanti ai tribunali civili per danni. Il Consiglio nazionale faccia il suo mestiere e segnali queste anomalie al ministero della Giustizia. Come si fa a dire che un parere, letto per di più erroneamente, prevalga sulla legge? I Consigli amministrativi hanno ovviamente il dovere e l’obbligo di segnalazione ai Consigli di disciplina al pari delle Procure, di Agcom, Consob, Garante della Privacy, Agcm nonché di ogni cittadino”.  (26/09/2013)
Consigli dell’Ordine professionale - Elezione delle cariche – “Una proposta si considera approvata se ha riportato la maggioranza assoluta dei voti, e cioè se abbia votato a favore la metà più uno dei votanti, calcolando nel numero dei votanti anche coloro che abbiano espresso voti invalidi o schede bianche”. Una sentenza e un parere del Consiglio di Stato a confronto.  (11/06/2013)
2010-2012. Diffamazione tramite mass-media: i nuovi orientamenti dei giudici di merito tra prova del danno e liquidazione del risarcimento. di Sabrina Peron e Emilio Galbiati, avvocati in Milano  (22/11/2012)
Decreto sull'editoria n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Per i piccoli giornali web, diminuisce la burocrazia: niente testata registrata se hanno ricavi inferiori ai 100mila euro l'anno La pubblicità online verrà inclusa nel calcolo del SIC. E le concessionarie dovranno registrarsi al ROC. di Claudio Tamburrino http://punto-informatico.it  (29/08/2012)
Manovra di Ferragosto. La Direzione regionale potrà decidere uno stop temporaneo da tre giorni a un mese: in caso di recidiva si arriverà fino a sei mesi PROFESSIONISTI, CARTELLINO GIALLO DALLE ENTRATE Con quattro violazioni per mancata emissione di fatture in 5 anni sospensione dall'albo di appartenenza PAGINA A CURA DI Francesco Falcone e Antonio Iorio per Il Sole 24 Ore 26/9/2011  (30/09/2011)
Spedizione di email e normativa sulla privacy  (05/03/2011)
INTERNET: INFORMAZIONE, DISINFORMAZIONE, DIFFAMAZIONE. QUALI CONSEGUENZE SUL PIANO GIURIDICO? Sommario: 1.- Internet: informazione e disinformazione - 2.- Diffamazione via internet: applicabilità dell’art. 595 c.p.c. 3.- Il problemi di giurisdizione e competenza territoriale nel caso di diffamazione via internet 4.- L’inapplicabilità della disciplina sulla stampa ad internet 5.- La responsabilità dell’internet provider di Sabrina PERON, avvocato in Milano  (16/12/2010)
GIORNALI. CASSAZIONE: OBBLIGO DI RETTIFICA nel caso di ARCHIVIAZIONI. LIMITATA DISCREZIONALITÀ DEL DIRETTORE ANCHE per le NOTIZIE VERE, ma sconfessate in una fase successiva.  (24/11/2010)
Gli enti pubblici (tra i quali Ordini professionali e università) tenuti ad applicare la legge 241/1990 prima dell’adozione di un provvedimento negativo devono spiegare al destinatario dell’atto i motivi alla base del “no”. L’omissione determina l’annullabilità della delibera. Vince il diritto di difesa. L’articolo 10/bis è stato introdotto l’11 febbraio 2005 nella legge 241/1990. Potrebbero pertanto essere cancellate, nell’ambito dell’Ordine dei Giornalisti, decine di delibere disciplinari perché gli organi deliberanti hanno “saltato” il “preavviso di rigetto” oppure le procedure omogenee stabilite dalla sentenza 505/1995 della Corte costituzionale (interpretativa dell’articolo 56 della legge professionale) . In bilico anche i provvedimenti amministrativi di enti pubblici (Università comprese). di FRANCO ABRUZZO  (08/11/2010)
AVVISO AI PRATICANTI Testo consigliato per l’esame di giornalista FRANCO ABRUZZO, Codice dell’informazione e della comunicazione, V edizione, aprile 2006, Centro di Documentazione Giornalistica - 00186 Roma - Piazza di Pietra 26 - tel. 06/67.914.96 - 06/ 67.981.48 - Fax 06/67.974.92). Il manuale (tre volumi) è disponibile presso le librerie giuridiche oppure può essere chiesto direttamente all’editore. Il distributore è “Pecorini rappresentanze editoriali” (Foro Bonaparte n. 48, Milano, telef. 02-86460660). Rinnovata nel nome, nel formato e nella veste grafica, l’opera è diventata una collana in tre volumi: il primo raccoglie le fonti del diritto italiano, comunitario e internazionale; il secondo è dedicato alla storia del giornalismo, da Gutenberg ad oggi; il terzo è un vero e proprio “sistema” di domande e risposte, ampie e ragionate, per aiutare i giovani giornalisti a padroneggiare le tematiche della professione. La collana soddisfa curiosità ed interessi di quanti abitano il panorama mediatico e il mondo della comunicazione: giornalisti, free lance, addetti stampa, responsabili pubbliche relazioni e rapporti con il pubblico. Ormai da 20 anni l’opera si riconferma come testo di riferimento per l’esame da giornalista professionista.(La grande sintesi dell’opera, nota come “ABRUZZINO”, è il 13° capitolo del TERZO VOLUME: 900 domande e 900 risposte).  (01/09/2010)
Negli Usa un sito è stato costretto a rivelare i nomi dei sei autori di una diffamazione Se l'anonimato non protegge il blogger quando il web è usato per distribuire insulti e accuse false. LIBERTÀ SE NON FA DANNI - Uno studente al quale hanno portato via l'auto per sbaglio crea un gruppo contro la società di rimozione che ora chiede 750mila dollari di danni.  (25/08/2010)
Quesito contrattuale. Il “vecchio” inviato è tenuto a fare lavoro di "cucina"? LA RISPOSTA È NO. Nel Cnlg 2001-2005 sono scomparsi un avverbio (“esclusivamente”) e un aggettivo (“specifiche”): quegli inviati sono a tempo, sono precari prigionieri delle decisioni del direttore, redattori addetti alla cucina, quando non sono utilizzati all’esterno. Gli inviati del Cnlg 2009-2013 sono anch’essi a tempo (“per il periodo stabilito”) a differenza dei vecchi inviati del Cnlg 1995/1999, che hanno un incarico privo di scadenze e che, “quando non sono impegnati in servizi esterni, hanno l'obbligo di prestare attività in redazione...in mansioni che richiedono esclusivamente le loro specifiche competenze professionali”. I vecchi inviati, quindi, non possono essere redazionalizzati. di Franco Abruzzo presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia dal 15/5/1989 al 7/6/2007  (18/04/2009)
Rcs: Rotelli mette al riparo la quota (diritti di voto fino all’11,068 %)  (12/01/2009)
La Cassazione civile (in linea con la Consulta) esalta il ruolo dell’Ordine dei giornalisti svolto nell’interesse della collettività e a tutela della professione e della libertà di informazione e di critica dei propri iscritti. IN CODA LA SENTENZA. “L'Ordine dei giornalisti ha il compito di salvaguardare, nei confronti di tutti e nell'interesse della collettività, la dignità professionale e la libertà di informazione e di critica dei propri iscritti in base alla legge professionale” (Cassazione Sezione Lavoro n. 28519 del 1 dicembre 2008, Pres. Mattone, Rel. Balletti).  (03/01/2009)
Giornalisti professionisti, contratto, norme, lavoro e giurisprudenza ricerca di Franco Abruzzo docente universitario a contratto di “Diritto dell’Informazione” INDICE Parte prima. I giornalismi e il concetto di attività giornalistica; Parte seconda. Le qualifiche e le funzioni della professione; Parte terza. Inquadramento e trattamento contrattuali; Parte quarta. Autonomia e subordinazione nel lavoro giornalistico. La dequalificazione professionale e il mobbing. La clausola di coscienza. Parte quinta. Il trattamento previdenziale. La gestione separata dell’Inpgi (o Inpgi/2); Parte sesta. Rappresentanza sindacale, leggi e Contratto; Parte settima. L’attività giornalistica nelle tv e nelle radio. Cineoperatore, montatore e programmista regista; Parte ottava. Il lavoro giornalistico negli uffici stampa e in internet; Parte nona. Lavoro giornalistico e inquinamento pubblicitario dell’informazione. Parte decima. Giurisprudenza sul diritto del lavoro.  (29/10/2007)
Cassazione: “L’attività di montatore non ha natura giornalistica”. PROGRAMMISTI RAI: l'Inpgi vince due cause.  (11/10/2007)
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA  (02/10/2007)
Le questioni procedurali legate alla legge professionale n. 69/1963 nelle sentenze della Corte costituzionale, della Cassazione e dei Tribunali. Ricerca di Franco Abruzzo docente universitario a contratto di “Diritto dell’informazione”  (11/08/2007)
VINTE DALL’INPGI DUE CAUSE CONTRO LA RAI Se l'attività è giornalistica il contratto (e i contributi) devono essere da giornalista e non da programmista regista.  (21/06/2007)
Elaborata da Franco Abruzzo con l'assistenza del prof. Ottorino Ascani e con il parere favorevole del prof. avv. Giuseppe Minieri (Proposta di) Delibera relativa alle iscrizioni nel Registro dei Praticanti giornalisti con il possesso del titolo minimo di laurea triennale in base ai principi affermati nella direttiva 89/48/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1988 “Concernente un sistema generale di riconoscimento dei diplomi di istruzione superiore che sanzionano (rectius sanciscono) formazioni professionali di una durata minima di tre anni “, modificata dalla direttiva 2001/19/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 maggio 2001, e nelle sentenze 22 giugno 1989, causa C-103/88 (IV sez.) ; 10 maggio 2001, causa C-285/00 (IV sez.) ; 29 aprile 2004 , causa C-102/02 (V sez.); 14 luglio 2005, causa C-141/04 (IV sez.).  (06/06/2007)
L’angolo dell’esperto. Pubblicisti e fisco. Una indifferenza colpevole! “Pretendere dal pubblicista per il suo reddito giornalistico i requisiti e le formalità della attività professionale propria (contabilità, posizione IVA, emissione di documenti, ritenute fiscali spesso esorbitanti ecc) è una vera e propria stortura”.  (19/02/2007)
La decisione presa dal Consiglio dei Ministri./// Il Governo approva il “Dpr Siliquini”: il giornalismo professionale mette un piede in Università, ma resterà in vita il vecchio accesso legato ai diplomi. Vince il diktat del Consiglio di Stato.  (30/03/2006)
Risposta di Franco Abruzzo all’articolo di www.fnsi.it e “rapporto” agli iscritti. La memoria corta e le bugie di “Nuova Informazione” (“Autonomia e Solidarietà”). //// Senza Bavaglio: “Finalmente un'Assemblea dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia vera”.////// Franco Abruzzo a “Senza Bavaglio”: “Bisogna leggere Gobetti e Bobbio”  (25/03/2006)
Il diritto d’autore e l’opera giornalistica di Sabrina Peron, avvocato in Milano  (06/12/2005)
Il “calvario” dei cronisti nei Palazzi di Giustizia spiegato al popolo con la forza dei fatti. La via d’uscita: “Giornalisti nella Costituzione”.  (07/08/2005)
L'articolo 9 della legge n. 62/2005 disciplina i reati finanziari (market abuse). Anche i giornalisti nel mirino Consob  (18/05/2005)




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