Media. Il presidente del Consiglio ha arrotondato la partecipazione al 38,98%
Berlusconi sale ancora in Mediaset
di Simone Filippetti per Il Sole 24 Ore 1/12/2010
Con Mediaset ai minimi in Borsa, il primo a investire e credere nel colosso televisivo, per approfittare di prezzi da saldo, è lo stesso Silvio Berlusconi. Fininvest ha rafforzato la sua presa sull'azienda controllata arrotondando la sua quota al 38,98%. Ieri si è appreso che Trefinance, la finanziaria lussemburghese controllata al 100% dalla holding che fa capo al premier e alla sua famiglia, ha acquisito uno 0,36%. Per Fininvest, di cui il patron controlla una quota di maggioranza del 60% mentre i cinque figli hanno quote paritetiche del 7%, un esborso di circa 15 milioni di euro; briciole rispetto alla cassa di oltre 700 milioni.
Nella primavera del 2005 Fininvest, che allora era socio di maggioranza col 51%, aveva venduto un cospicuo pacchetto di Mediaset del 17%: il maxi-collocamento fruttò 2,2 miliardi di euro. A piccoli passi e nel corso degli anni, poi, Fininvest è risalita, ricomprando sul mercato pacchetti frazionali fino a tornare a ridosso del 40% attuale. D'altronde la holding guidata da Pasquale Cannatelli, che da cinque anni siede su una montagna di liquidità, quello in titoli della propria azienda sembra l'investimento migliore. Non foss'altro per la cedola che ogni anno Mediaset regala ai suoi azionisti: a questi prezzi il dividend yield di Mediaset è attorno al 7%, ossia un rendimento che nessun investimento oggi può offrire sul mercato (soprattutto a parità di rischio).
Il big televisivo presieduto da Fedele Confalonieri è caduto ai minimi da più un anno a 4,26 euro ieri: per trovare prezzi così bassi bisogna tornare indietro al luglio del 2009, quando ancora i mercati stavano uscendo dal periodo più buio della tempesta finanziaria. Mediaset, sulla scia del rimbalzo dei mercati, era poi risalita fino a sfiorare i 6,5 euro, vicina ai livelli pre-crisi di inizio 2008. Poi di nuovo la china discendente che nelle ultime settimane è stata più accentuata: il «Berlusconi Discount» penalizza Mediaset perché broker e case d'affari pensano che la pseudo-crisi di Governo, e un'eventuale caduta del Presidente del consiglio, possa avere conseguenze negative per la società. Il mood è venuto poi a coincidere con alcune notizie che hanno ulteriormente innervosito gli investitori: la ricapitalizzazione della controllata TeleCinco (mossa attesa e in realtà già scontata nei prezzi di Mediaset ma che ha ugualmente messo di malumore i mercati) e le difficoltà finanziarie dell'altra controllata Endemol.
|