Home     Scrivimi     Cercadocumenti     Chi è     Link     Login  

Cerca documenti
Cerca:
in:


Documenti
Attualità
Carte deontologiche
CASAGIT
Corte di Strasburgo
Deontologia e privacy
Dibattiti, studi e saggi
Diritto di cronaca
Dispensa telematica per l’esame di giornalista
Editoria-Web
  » FNSI-Giornalismo dipendente
Giornalismo-Giurisprudenza
I fatti della vita
INPGI 1 e 2
Lavoro. Leggi e contratti
Lettere
Ordine giornalisti
Premi
Recensioni
Riforma professione
Scuole di Giornalismo e Università
Sentenze
Storia
Tesi di laurea
TV-Radio
Unione europea - Professioni
  FNSI-Giornalismo dipendente
Scarica il documento   Stampa

Pubblichiamo un documento redatto dal Comitato Diritto Ex Fissa. LA VERGOGNA DELL’EX FISSA VA SANATA.

Il Comitato “Diritto ex fissa” in questi due anni ha fatto quanto umanamente possibile per arrivare ad una definizione della ex fissa. Dopo un avvio in salita fatto di dure battaglie con la FNSI e l’INPGI (che neanche volevano ascoltarci e darci conto del nostro diritto e dei nostri conteggi) la soluzione proposta dalla Federazione ha fatto intravedere uno spiraglio.


La decurtazione volontaria di parte del proprio credito proposta dalla FNSI ha visto soddisfatti (si fa per dire) soltanto i primi 180 colleghi in graduatoria, il cui credito decurtato del 50% è stato pagato con l’esiguo capitale messo a disposizione dalla FNSI stessa. Il prestito di circa 13 milioni di euro che l’INPGI avrebbe dovuto fare alla Federazione Editori per finanziare il pagamento decurtato degli altri 800 che avevano accettato, è stato bloccato dai Ministeri vigilanti (Ministero del Lavoro e Ministero Economia e Finanze).


Tutto ciò ha bloccato, a sua volta,  il pagamento in 12/15 rate dell’intero credito da parte dell’INPGI ai rimanenti aventi diritto, che oggi sono anche aumentati ed arrivati al numero di 2200. Da gennaio aumenteranno per motivi di ordine naturale, ma soprattutto in virtù dell’emendamento alla Legge di Bilancio relativo ai prepensionamenti.


I prepensionamenti (120 nel 2020 e 200 nel 2021) determineranno un grave peso per l’INPGI, che incasserà meno contributi, e aumenteranno ancor più l’ammontare del debito dell’ex fissa (che, come sappiamo, non è inserita nel bilancio INPGI e della quale, a tutt’oggi, né la magistratura né l’INPGI né la FNSI hanno individuato la titolarità del debito)


Attualmente ci dobbiamo accontentare di 3000 euro lordi l’anno che non si sa neanche se e fino a quando verranno pagati, vista la situazione drammatica in cui versa l’INPGI. Quelli di quest’anno sono stati sbloccati, grazie ad un comunicato di fuoco inviato con urgenza, dal nostro Comitato mentre si stavano svolgendo i lavori della FNSI che non aveva neanche all’ordine del giorno il pagamento della nostra rata. Le cause intentate sono praticamente andate tutte perse o in primo grado o in appello e a tutt’oggi nessuno, come detto, neanche la magistratura, è ancora riuscita a chiarire chi sia il nostro “debitore”. I giudici ormai fanno un “copia e incolla” delle sentenze e ci negano il diritto di riscuotere in mancanza di fondi.


Oltre che ai Tribunali ci siamo rivolti alla Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, di fronte alla quale la Macelloni e la Iorio (500mila euro di emolumenti in due) chiamate a rispondere, non hanno saputo argomentare il “default” del conto ex fissa gestito dall’INPGI né tantomeno chiarire (a beneficio della magistratura) chi fosse il nostro creditore (INPGI, FNSI, FIEG?). Questa, per noi, se non è ”malagestio” è  come minimo una pesante influenza negativa della FNSI (o meglio della Commissione paritetica FNSI-FIEG) nella gestione miope del nostro fondo ex fissa, se non su tutta la politica dell’INPGI. Non ci rimane che tentare di entrare a far parte del Consiglio generale INPGI per scoprire le carte.


Alcuni dei nostri iscritti si sono candidati alle elezioni di febbraio.


MASSIMO ALBERIZZI, ROMANO BARTOLONI, SILVIA MAURO, MARINA SBARDELLA, DONATO SINIGAGLIA, si sono candidati con la lista promossa da Stampa Romana “SOS INPGI GARANZIA PUBBLICA PER LE PENSIONI”.Per la stessa lista Pierluigi Franz e Franco Abruzzo si sono candidati come sindaci.


Altri, come Gianni Dragoni e Paola Cascella, si sono ricandidati per la lista Inpgi futuro, promossa da Punto e a Capo, già presente, con consiglieri di minoranza, nell’uscente Consiglio di amministrazione dell’Inpgi.


Precisiamo però che la maggioranza del direttivo del  “Comitato diritto ex fissa”, aderisce alla lista  SOS INPGI, GARANZIA PUBBLICA PER LE PENSIONI il cui programma  è sicuramente  il più innovativo. Si presenta per la prima volta alle elezioni e questo, per noi, è una garanzia di nessun coinvolgimento con le fallimentari gestioni precedenti, che hanno portato al collasso imminente dell’Istituto. Dobbiamo salvare le nostre pensioni e le pensioni future. I colleghi devono essere consapevoli che la situazione è gravissima, che l’ingresso dei comunicatori, finora sbandierato come soluzione – previsto peraltro per il 2023 – servirà a ben poco. E che le soluzioni ormai possono essere solo quelle indicate dal primo punto del programma di SOS INPGI, QUELLO CHE FINALMENTE INFRANGE UN TABU’ CHE STA MINANDO SERIAMENTE LE NOSTRE PENSIONI ATTUALI E FUTURE. ED E’: GARANZIA PUBBLICA PER LE PENSIONI, IL RITORNO A UN INPGI PUBBLICO, COME ERA PRIMA DEL 1994. E, OVVIAMENTE, LO SCORPORO DAL BILANCIO INPGI DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI, CHE DEVONO ESSERE A CARICO DELLO STATO.


L’Inpgi è un unicum in questo nel panorama previdenziale e il carico delle casse integrazioni, dei prepensionamenti (a cui gli editori continuano a ricorrere senza sosta salvando le loro aziende e uccidendo i giornalisti) è tutto sulle sue spalle. Così non si può andare avanti e mai, in questo contesto, verranno trovati i soldi per l’ex fissa. Insomma, perseverare con un Inpgi strutturato in questo modo è diabolico.


SOS INPGI invece vuole cambiare l’Inpgi in modo radicale e il Comitato “Diritto ex fissa”, a maggioranza, è d’accordo. O si cambia o si muore. Quindi vi chiediamo – sempre a nome della maggioranza del Comitato “Diritto ex fissa” – DI VOTARE IN BLOCCO questa lista, senza esitazioni. Questa è l’ultima battaglia del Comitato: entrare direttamente nell’Inpgi, appoggiando in blocco SOS INPGI, lista in cui si candidano, come detto, ben cinque esponenti molto attivi e fondatori del Comitato.  Se si fallisce, non ce ne potranno essere altre. Se ci avete dato credito finora, vi chiediamo di continuare a farlo. Altrimenti, dopo, le nostre armi saranno tutte spuntate.


I NOSTRI CANDIDATI


INPGI 1 - PENSIONATI COLLEGIO NAZIONALE


SCHEDA CON BORDO ROSSO Max 7 preferenze


Massimo Alberizzi (Lombardia)


Romano Bartoloni (Lazio)


Giuseppe Gallizzi (Lombardia)


Silvia Mauro (Lazio)


Marina Sbardella (Lazio)


Donato Sinigaglia (Veneto)


.................


INPGI 1 – COLLEGIO NAZIONALE DEI SINDACI


SCHEDA CON BORDO AZZURRO Max 4 preferenze


Franco Abruzzo (Lombardia)


 


Marco Esposito (Campania)


Pierluigi Franz (Lazio)


Luigi Ronsisvalle (Sicilia)


...................


INPGI 2 – COMITATO AMMINISTRATORE – LISTA NAZIONALE


SCHEDA CON BORDO VERDE Max 3 preferenze


Tamara Ferrari


Valeria Tancredi


Daniela Novelli


............................


INPGI 2 – COLLEGIO SINDACALE – LISTA NAZIONALE


SCHEDA CON BORDO GIALLO Una preferenza


CALENDARIO VOTAZIONI


Voto telematico: ininterrottamente dalle ore 8 alle ore 22 di lunedi 10, martedi 11 e mercoledì 12 febbraio p.v. con codice iscritto, password e Pin istantaneo recapitato via sms al momento del voto.


Voto al seggio: dalle ore 10 alle ore 20 di sabato 15 e domenica 16 febbraio p.v. presso gli uffici di corrispondenza regionali.


In arrivo da parte dell’Inpgi tutta la documentazione elettorale con relative istruzioni.


 


 


 


 


 


 







Editore/proprietario/direttore: Francesco Abruzzo - via XXIV Maggio 1 - 20099 Sesto San Giovanni (MI) - telefono-fax 022484456 - cell. 3461454018
---------------------------------
Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.
---------------------------------
Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR) - Anno XV Copyright � 2003

Realizzazione ANT di Piccinno John Malcolm - antconsultant@gmail.com