8.4.2019 - “Tutto si è giocato e si gioca oggi nell’agone elettorale a colpi di demagogia, di ricatti, di menzogne; e se ne vedranno ancora delle belle, perché generazioni di governanti ‘venuti dal popolo’, e dal popolo eletti come ai tempi della caduta di Weimar, continuano a dimostrarsi quali un vecchio umorista, ‘conservatore in un Paese in cui non c’era niente da conservare’, avrebbe senz’altro definito come ‘buoni a nulla capaci di tutto’.

Ed è di buoni a nulla capaci di tutto che ci parla, commentandone puntualmente le imprese, Rinaldo Gianola con una competenza che, a ben vedere, non gli invidiamo perché è massimamente avvilente dover seguire le imprese dei nostri governanti, ma con un’attenzione e una passione civile che possiamo definire – ed è l’elogio più grande che possiamo fargli – necessarie. Discutendone azione per azione e scelta per scelta, ecco cosa hanno fatto e stanno facendo i governanti di oggi, democraticamente eletti da un popolo ridotto piuttosto a plebe, a un volgo nuovamente privo di una "comune identità”. Dalla prefazione di Goffredo Fofi