30.12.2017 - La chiusura di Blogo qualche giorno prima di Natale è soltanto una delle ultime crisi che hanno costellato editoria e giornali in questo 2017, crisi che non ha risparmiato realtà – come quella di Blogo, appunto – nate e cresciute esclusivamente online. In questo annus horribilis per il giornalismo italiano numerose sono state le chiusure di testate e redazioni che qui cerchiamo di riepilogare in ordine cronologico.
Il 31 dicembre è l’ultimo giorno delle pubblicazioni de La Provincia di Varese, quotidiano locale nato nel 2005 all’interno della famiglia Sesaab e de La Provincia di Como. Il giornale era già in crisi dal 2013 e nel frattempo ci sono stati due cambi di proprietà.
Il 22 dicembre Blogo.it presenta istanza di fallimento e chiude i siti del gruppo che racchiude decine di magazine verticali, tra cui gli autorevoli e blasonati TvBlog e AutoBlog. Un network capace solo un mese prima, a novembre, di registrare 22 milioni di visite.
Il 12 dicembre chiude Pagina99, settimanale di economia e cultura diretto da Paolo Madron ed edito da News 3.0, gli stessi di Lettera43.it che ne ha assorbito la testata. Il rilancio del cartaceo era stato avviato due anni prima, mentre a novembre c’era stato il trasloco sul web.
Il 7 dicembre si fermano le pubblicazioni di IntelligoNews, testata digitale generalista attiva nel mondo dell’informazione sul web. L’editore è onorevole Gianfranco Librandi, ex Scelta civica passato al Partito democratico.
Il 24 novembre finisce dopo 23 anni l’avventura di Tempi, rivista cattolica nata dall’esperienza ciellina del fondatore Luigi Amicone. All’inizio dell’anno c’era stato il cambio di proprietà (la stessa de Il Foglio) e la nomina di Alessandro Giuli a direttore.
Il 29 luglio arriva la decisione di Condé Nast Italia di chiudere le quattro testate della galassia Vogue (Vogue Uomo, Vogue Bambino, Vogue Sposa e Vogue Accessori), fatta eccezione per Vogue stesso. Soltanto qualche mese prima era morta Franca Sozzani, creatrice e anima di Vogue.
Il 3 giugno, per la seconda volta in tre anni, sospende le pubblicazioni l’Unità. Il quotidiano, fondato da Antonio Gramsci, era la testata di riferimento del Partito democratico, che aveva anche una partecipazione azionaria nella società editrice.
Il 26 maggio spegne le frequenze, dopo vent’anni di attività, Radio Padania Libera, l’emittente storica di riferimento della Lega Nord. Programmi e trasmissioni lasciano l’etere per approdare sul web. - IN https://trumanews.wordpress.com/2017/12/30/2017-annus-horribilis-dei-giornali-anche-di-quelli-online/