SANITA': DA GENNAIO CASAGIT NON RIMBORSA L'IVA e l'imposta di bollo su tutte le prestazioni, in forma diretta e indiretta. SALASSO ANCHE PER LA CHEMIOTERAPIA. Non ci sarà distinzione di malattie e cure. Faranno eccezione gli interventi a 'pacchetto', per i quali il rimborso è previsto entro il limite dell'importo fissato dal tariffario. Inoltre, verrà introdotta una franchigia del 15% sugli accertamenti clinici e diagnostici effettuati privatamente in regime ambulatoriale. IN CODA. La Casagit si trova a fare i conti con un numero sempre più ridotto di contrattualizzati a fronte di una richiesta di prestazioni in continuo aumento, soprattutto a causa dell'arretramento già in atto da parte del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn).
Roma, 10 dicembre 2015. Giro di vite sui rimborsi delle prestazioni sanitarie erogati dalla Casagit, la cassa autonoma di assistenza integrativa dei giornalisti italiani. Dal 1° gennaio 2016, a quanto apprende Labitalia, non saranno più rimborsate ai soci l'Iva e l'imposta di bollo su tutte le prestazioni, in forma diretta e indiretta. I soci interessati sono stati informati del cambiamento con una telefonata, ma a breve, assicurano, dovrebbe arrivare una comunicazione della Cassa. L'Iva si pagherà nella misura del 10% sui materiali, sulla retta di degenza e altri servizi di confort e soprattutto sui farmaci, senza distinzione di malattie e di terapie. Così, per cicli di chemioterapia con ricovero, che possono arrivare a costare decine di migliaia di euro, può essere di fatto compromesso il diritto di accesso alle cure da parte dei soci. L'Iva non si pagherà sulla componente medico chirurgica. E faranno eccezione gli interventi a 'pacchetto', per i quali il rimborso è previsto entro il limite dell'importo fissato dal tariffario. Inoltre, verrà introdotta una franchigia del 15% sugli accertamenti clinici e diagnostici effettuati privatamente in regime ambulatoriale. (AdnKronos/Labitalia)
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3.12.2015 - CASAGIT - IL BILANCIO DELLA REALTÀ. L'occupazione giornalistica è calata del 18% rispetto a un dato nazionale del 3,8%. La Casagit si trova a fare i conti con un numero sempre più ridotto di contrattualizzati a fronte di una richiesta di prestazioni in continuo aumento, soprattutto a causa dell'arretramento già in atto da parte del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn). Questo scenario rende ineludibili alcune manovre per mettere in sicurezza i conti della Cassa dei prossimi anni. Misure che non toccano l'impianto di tutele del sistema di prestazioni, non aumentano i contributi ma intervengono in modo equilibrato sull'intera popolazione di iscritti. IN CODA intervista a Daniele Cerrato: "La Casagit per il 54% della nostra spesa è sostitutiva dei Ssn". - TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19357
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