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SEGRETO DI STATO. LUCE SULLA STAGIONE STRAGISTA. GIAMPIERO MASSOLO (direttore del Dis): CON LA “DIRETTIVA RENZI” ATTI CONSULTABILI CON DECENNI DI ANTICIPO. “I documenti (trasmessi all’Archivio di Stato) contribuiscono alla conoscenza vera dei fatti per riconciliarsi con il passato e guardare al futuro”. La documentazione dei Servizi Segreti riguarda la stagione stragista: Piazza Fontana a Milano (1969), Gioia Tauro (1970), Peteano (1972), Questura di Milano (1973), Piazza della Loggia a Brescia (1974), l'Italicus (1974), Ustica (1980), Stazione di Bologna (1980), Rapido 904 (1984). Si tratta di 1.500 documenti, 1.500 fascicoli per complessive 50mila pagine che potranno essere consultate da studiosi, giornalisti e cittadini.


Roma, 10 dicembre 2014. ''Non vi troverete, e non ci troveremo, notizie sensazionali. Ma le migliaia di documenti che da oggi ogni semplice cittadino potrà consultare contribuiranno a una ricostruzione più compiuta, a una conoscenza vera dei fatti e potranno dare forma a un processo di riconciliazione con il passato in grado di farci guardare, finalmente, al futuro. Anche quello del lavoro del Comparto dell'Intelligence nazionale che, ci auguriamo, anche grazie a questa operazione potrà essere meglio conosciuto da tutti, al di là delle ombre e delle nebbie che lo hanno da sempre avvolto''. E' quanto afferma il direttore del Dis, ambasciatore Giampiero Massolo, in una testimonianza raccolta da www.sicurezzanazionale.gov.it, il sito del Comparto Intelligence, in merito al versamento all'Archivio Centrale dello Stato della documentazione dell'Intelligence riguardante la stagione stragista. ''Restituire i colori, le sfumature, ma anche le parole al grigio rumorosamente silenzioso in cui sono state avvolte le vicende che, negli scorsi decenni, hanno segnato la storia del Paese -spiega Massolo- restituire la voce alle istituzioni che quelle vicende hanno dovuto trattare, confrontandosi con il dolore di tutti coloro che le hanno vissute, il sensazionalismo di alcuni di coloro che le hanno raccontate, le contrapposizioni storiche, politiche e sociali dell'epoca". "Restituire loro la voce e metterla a disposizione dei cittadini perché, citando Camus, l'assurdo -e l'incomprensione- nascono soprattutto dal confronto tra le domande dell'uomo e il silenzio del mondo (e delle Istituzioni): è questa la direzione, lo spirito con il quale il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica versa migliaia di documenti, relativi alle vicende dei cosiddetti 'anni di piombo', all'Archivio centrale dello Stato, affinché studiosi, giornalisti, cittadini possano consultarli, grazie all'applicazione della direttiva Renzi, con decenni di anticipo''. ''Quanto avviene in questi giorni non è solo l'applicazione di una norma -rimarca Massolo- da tempo trasparenza e apertura sono divenuti punti qualificanti del lavoro del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. Nel momento in cui la legge di riforma del 2007 ha stabilito che gli archivi del Comparto dovessero essere considerati storici e, di conseguenza, divenire parte della memoria italiana, la nostra intelligence si è proiettata nel futuro''. ''Un futuro -sottolinea il direttore del Dis- in cui ogni singolo atto di coloro che vi lavorano potrà essere letto, studiato, interpretato dalle generazioni future. Un punto di non ritorno che non solo rinnova, con forza, la visione di un'intelligence al servizio del cittadino ma che sposa un binomio ormai indissolubile, in quello che potremmo definire un nuovo corso: la trasparenza dell'intelligence rafforza la democrazia. E la trasparenza è stata la caratteristica che più di ogni altra ha contraddistinto il lavoro di tutto il personale degli archivi del Sistema, in uno scambio continuo con il ministero dei beni culturali e la sovrintendenza dell'Archivio centrale dello Stato''. ''Trasparenza e velocità -fa notare l'ambasciatore- perché lo scorso aprile spiegavamo la complessità dell'intero processo di versamento e oggi, dopo poco più di sette mesi, possiamo già leggere parte dei documenti oggetto dell'intera operazione. Criteri scientifici, velocità ma senza dimenticare la precisione, trasparenza... questo il lavoro svolto da tutti noi in questi mesi per raccontarvi un pezzo di storia del nostro Paese nel rispetto del dolore di chi l'ha vissuto e del dovere di rendere un contributo di tale importanza alla memoria nazionale''. (AdnKronos)



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SEGRETO STATO: 'DECLASSIFICATE' LE STRAGI, AD ARCHIVIO DELLO STATO LE PAGINE SEGRETE DEGLI 007. Migliaia documenti a disposizione di studiosi, giornalisti e cittadini grazie a 'versamento' anticipato in Archivio centrale dello  Stato- Roma, 10 dicembre 2014. L'operazione trasparenza voluta dal premier Matteo Renzi mette a segno un passo decisivo. E' cominciato il 'versamento' all' Archivio Centrale dello Stato della documentazione dei Servizi Segreti riguardante la stagione stragista: Piazza Fontana a Milano (1969), Gioia Tauro (1970),  Peteano (1972), Questura di Milano (1973), Piazza della Loggia a Brescia (1974), l'Italicus (1974), Ustica (1980), Stazione di Bologna (1980), Rapido 904 (1984). Si tratta di 1.500 documenti, 1.500 fascicoli per complessive 50mila pagine che potranno essere consultate da studiosi, giornalisti e cittadini. Oggi all'Archivio dell'Eur, a Roma, è stato trasferito il 15% circa dei faldoni: l'attività di versamento proseguirà quindi gradualmente per concludersi entro il 2015. Mettere migliaia di fascicoli e documenti a disposizione di cittadini, studiosi, giornalisti anticipando in modo significativo i tempi di versamento all'Archivio centrale dello Stato, e farlo nella maniera più accurata e basata su criteri scientifici condivisi con il ministero dei beni delle attività culturali e del turismo, comporta un lavoro complesso e minuzioso che, dal 22 aprile 2014 -giorno della firma della direttiva del premier - ha coinvolto il personale degli archivi degli organismi di Informazione per la sicurezza. Un lavoro che grazie all'attenzione del presidente del Consiglio, dà compimento a un percorso iniziato con la legge 124/2007, che ha riformato il sistema di intelligence nazionale e ha stabilito, tra l'altro, che la documentazione presente nei suoi archivi sia parte integrante del patrimonio culturale del Paese. Con questa direttiva ciò che, per anni, è stato immaginato e percepito come nascosto, o sistematicamente preservato agli occhi dell'opinione pubblica, è entrato ufficialmente a far parte della memoria storica nazionale e come tale è stato reso disponibile a quanti vogliano comprendere alcuni dei più tragici eventi della storia della Repubblica italiana. Un lavoro che non si esaurisce qui. I fascicoli, e i documenti in essi contenuti, disponibili da oggi per la consultazione in formato digitale presso l'Archivio centrale dello Stato costituiscono solo la prima fase di un versamento che continuerà nel corso del 2015. L'operazione trasparenza voluta dal premier Matteo Renzi mette a segno un passo decisivo. E' cominciato il `versamento´ all'Archivio Centrale dello Stato della documentazione dei Servizi Segreti riguardante la stagione stragista, da Piazza Fontana al Rapido 904. Si tratta di 1.500 documenti, 1.500 fascicoli per complessive 50mila pagine che potranno essere consultate da studiosi, giornalisti e cittadini. Oggi all'Archivio dell'Eur, a Roma, è stato trasferito il 15% circa dei faldoni: l'attività di versamento proseguirà quindi gradualmente per concludersi entro il 2015. Mettere migliaia di fascicoli e documenti a disposizione di cittadini, studiosi, giornalisti anticipando in modo significativo i tempi di versamento all'Archivio centrale dello Stato, e farlo nella maniera più accurata e basata su criteri scientifici condivisi con il ministero dei beni delle attività culturali e del turismo, comporta un lavoro complesso e minuzioso che, dal 22 aprile 2014 -giorno della firma della direttiva del premier - ha coinvolto il personale degli archivi degli organismi di Informazione per la sicurezza. Un lavoro che grazie all'attenzione del presidente del Consiglio, dà compimento a un percorso iniziato con la legge 124/2007, che ha riformato il sistema di intelligence nazionale e ha stabilito, tra l'altro, che la documentazione presente nei suoi archivi sia parte integrante del patrimonio culturale del Paese. Con questa direttiva ciò che, per anni, è stato immaginato e percepito come nascosto, o sistematicamente preservato agli occhi dell'opinione pubblica, è entrato ufficialmente a far parte della memoria storica nazionale e come tale è stato reso disponibile a quanti vogliano comprendere alcuni dei più tragici eventi della storia della Repubblica italiana. Un lavoro che non si esaurisce qui. I fascicoli, e i documenti in essi contenuti, disponibili da oggi per la consultazione in formato digitale presso l'Archivio centrale dello Stato costituiscono solo la prima fase di un versamento che continuerà nel corso del 2015. Nei documenti che verranno resi disponibili non si troveranno documenti già coperti dal `segreto di Stato´. Per legge, infatti -si legge su www.sicurezzanazioanle.gov.it, il sito del Comparto Intelligence, il segreto di Stato non può riguardare informazioni relative ad atti terroristici, stragi e eventi di mafia. Inoltre bisogna ricordare che le procure, negli anni, hanno indagato su ogni singolo evento e hanno già potuto accedere a quanto contenuto nei fascicoli che ora divengono pubblici, così come le Commissioni parlamentari di inchiesta che hanno, nel tempo, acquisito la documentazione dell'intelligence. Nei documenti versati si potrà ritrovare la memoria di un Paese scosso da gravissime vicende, un atto dovuto da una Repubblica ormai matura nei confronti di quanti hanno vissuto e subito quegli eventi in tutta la loro tragicità. Una memoria esposta senza alcuna remora, ma sempre nel rispetto della sicurezza nazionale garantita tramite l'apposizione di interventi grafici (obliterazioni) a tutela di singole informazioni che sono ancora sensibili. Si tratta di interventi effettuati allo scopo di rendere i documenti immediatamente fruibili nel rispetto della normativa dei Beni culturali che stabilisce specifiche decorrenze per la consultabilità dei documenti contenenti dati relativi alla politica estera e interna dello Stato e alla sfera personale. Se la modalità di protezione tramite obliterazioni non fosse stata attuata, i tempi per la consultabilità dei documenti sarebbero stati notevolmente più lunghi. «Il versamento all'Archivio centrale dello Stato -scrivono gli 007 sul sito del Comparto Intelligence- è un momento molto importante per la storia del nostro Paese. Anche la documentazione prodotta oggi dagli organismi di intelligence diventerà un giorno storia e come tale verrà letta, analizzata e interpretata dalle generazioni a venire. E siamo tutti parte di questa storia». (Adnkronos)


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SEGRETO DI STATO: DA PIAZZA FONTANA A RAPIDO 904, I DOCUMENTI 007 CHE VERRANNO RESI PUBBLICI. Comparto Intelligence versa gli atti all’Archivio Stato. Si potrà consultare l’intero corpus - Roma, 10 dicembre 2014.  La 'regola d'ingaggio' dettata da Matteo Renzi è: trasparenza. Per consentire la ricostruzione storica di alcuni dei gravissimi fatti che hanno segnato la storia italiana dalla fine degli anni Sessanta alla metà degli anni Ottanta, con la direttiva del 22 aprile 2014 il presidente del Consiglio ha stabilito il versamento straordinario anticipato all'Archivio centrale dello Stato della documentazione relativa agli eventi stragisti di Piazza Fontana a Milano (1969), di Gioia Tauro (1970), di Peteano (1972), della Questura di Milano (1973), di Piazza della Loggia a Brescia (1974), dell'Italicus (1974), di Ustica (1980), della Stazione di Bologna (1980), del Rapido 904 (1984) conservata negli archivi degli Organismi di intelligence e delle Amministrazioni centrali dello Stato. Il versamento della documentazione degli organismi Intelligence all'Archivio centrale dello Stato, avviato il 5 dicembre scorso, proseguirà con gradualità e sarà concluso entro il 2015. Saranno versate in prima istanza, e anch'esse con gradualità, le serie archivistiche e in ultimo i singoli fascicoli conservati in serie documentarie diverse. Al termine di tutte le attività di versamento si potrà consultare l'intero corpus documentario relativo a tutti gli eventi citati dalla direttiva. Per quanto riguarda il Dis, i primi versamenti riguarderanno la Serie 2113 - Attentati contro cose e persone (1978-1993) proveniente dall'Archivio Istituzionale. Per quanto concerne l'Aise saranno versate serie e fascicoli conservate in archivi diversi. In prima istanza, e con gradualità, sarà versata la Serie 1.5 - Sabotaggi-Attentati (1964-1985) del Raggruppamento Centri. Quanto all'Aisi, sarà versata integralmente la Serie H.1 - Attentati in Italia (1978-1995) e in prima istanza, parzialmente la sottoserie Eventi.  Per quanto concerne il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, la direttiva del presidente del Consiglio ha assegnato ad una apposita 'Commissione interorganismi di elevato profilo', nominata dal Direttore generale del Dis, il ruolo di indirizzare e di coordinare le operazioni preordinate al versamento all'Archivio centrale dello Stato. La Commissione, d'intesa con il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, secondo quanto previsto dalla citata direttiva, ha provveduto a definire i criteri di selezione della documentazione di pertinenza di Dis, Aise e Aisi sulla base dei principi archivistici, come definiti dalla normativa generale e dalla dottrina. Ciò al fine di mantenere i documenti nell'originario contesto di produzione e di salvaguardare l'integrità dei fascicoli e, per quanto possibile, delle serie archivistiche. Seguendo il criterio base indicato dalla Commissione, il Dis ha individuato per il versamento all'Archivio centrale dello Stato la Serie 2113 Attentati contro cose e persone così come si è sviluppata dall'origine (1978) fino al 1993, anno in cui si verifica una cesura dal punto di vista archivistico determinata dalla revisione del titolario allora in uso. Nella Serie 2113 sono presenti 3 dei 9 eventi indicati dalla direttiva del 22 aprile 2014, ovvero le stragi di Peteano (1972) della Stazione di Bologna (1980)- comprese nel primo versamento - e del Rapido 904 (1984), quest'ultima oggetto di un versamento successivo. I fascicoli relativi agli altri eventi sono conservati in serie diverse e saranno oggetto di versamento secondo il criterio di selezione per singoli fascicoli. La serie documentaria in parola fa parte dell'Archivio Istituzionale, che, nell'assetto organizzativo derivante dalla legge n. 801/1977, era l'archivio primario della Segreteria generale del Cesis. Il Raggruppamento Centri, attivo con alcune discontinuità dal 1944 al 1996, trasversalmente alle diverse denominazioni assunte dal Servizio di intelligence militare dal Sifar al Sid fino al Sismi, fungeva da raccordo tra le strutture periferiche (denominate appunto Centri) e lo Stato Maggiore della Difesa. Seguendo il criterio base indicato dalla Commissione di alto profilo, l'Aise ha selezionato per il versamento all'Archivio centrale dello Stato la Serie 1.5 Sabotaggi - Attentati dell'archivio dell'ex Raggruppamento Centri comprendente i fascicoli impiantati in un arco cronologico che va dal 1964 fino al 1985, anno in cui si colloca una cesura dal punto di vista archivistico segnata dall'introduzione di un titolario d'archivio unico per il Servizio. La serie comprende 6 dei 9 eventi indicati dalla direttiva del 22 aprile 2014, ovvero le stragi di Piazza Fontana a Milano (1969), di Peteano (1972), di Piazza della Loggia a Brescia (1974) e dell'Italicus (1974) - comprese nel primo versamento - e quelle della Stazione di Bologna (1980) e del Rapido 904 (1984) che saranno oggetto di un versamento successivo. L'Aisi in attuazione della direttiva del presidente del Consiglio del 22 aprile 2014, ha individuato la Serie H.1 Attentati in Italia, comprendente fascicoli impiantati in un arco cronologico compreso tra il 1978 e il 1995, anno in cui si colloca una riorganizzazione archivistica interna che ha determinato la chiusura della serie. La serie è articolata in due partizioni: · H.1 Aree territoriali, nei cui fascicoli la documentazione relativa agli attentati è organizzata su base territoriale, che comprende anche un fascicolo Generale; · H.1 Eventi, composta da fascicoli riferiti ai singoli eventi distinti per anno. La serie comprende 3 dei 9 eventi indicati dalla direttiva del 22 aprile 2014, ovvero le stragi dell'Italicus (1974) e della Stazione di Bologna (1980) - comprese nel primo versamento - e quella del Rapido 904 (1984), che sarà oggetto di un versamento successivo. Il primo versamento effettuato dall'Agenzia interesserà una parte dei fascicoli appartenenti alla partizione H.1 Eventi a cui seguiranno, nel corso del 2015 i versamenti delle restanti partizioni. L'organizzazione dei file immagine ricalca l'organizzazione fisica dei fascicoli e delle carte contenute. Per ogni fascicolo, dunque, è stata effettuata la riproduzione digitale della copertina, dell'indice, dei documenti registrati, dei relativi allegati e di ogni altra tipologia di documentazione cartacea contenuta. Ad ogni documento, così come registrato nell'indice del fascicolo, corrisponde un file Pdf. In presenza di una pluralità di esemplari di uno stesso documento si è scelto, in linea generale, di riprodurne uno solo al fine di non appesantire la consultazione. In presenza di annotazioni manoscritte sono invece stati acquisiti digitalmente tutti gli esemplari. Per quanto riguarda la documentazione a corredo o la rassegna stampa è stato creato un file Pdf per ciascuna delle sottounità in cui tale documentazione è organizzata all'interno del fascicolo. Per quanto concerne le specifiche tecniche, i file immagine, conformemente agli standard indicati dall'Archivio centrale dello Stato, sono stati acquisiti con una definizione di 300 dpi in modalità scala di grigio, riservando la modalità colore, ed eventualmente una definizione maggiore, solo al materiale fotografico e grafico o a documenti deteriorati e di difficile lettura. La nomenclatura dei file di ciascun documento comprende la sigla dell'Organismo (Dis, Aise o Aisi) che versa, il codice identificativo della serie, il numero di corda del fascicolo, il numero del sottofascicolo o della unità fisica di conservazione ove presente, il numero del documento secondo l'ordine di archiviazione creando così una corrispondenza perfetta tra i fascicoli cartacei e la riproduzione digitale degli stessi. (AdnKronos)



 


 



 



 



 



 






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