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Varato il nuovo Regolamento del Consiglio nazionale:
potrà ricorrere anche il “promotore” (del procedimento)
sconfitto davanti al Consiglio regionale dell’Ordine

Roma, 1 settembre 2003. Con decreto 18 luglio 2003 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 26 luglio 2003) il Direttore generale della Giustizia civile del Ministero della Giustizia ha approvato il nuovo Regolamento per la trattazione dei ricorsi e degli affari di competenza del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti adottato dal Consiglio stesso in due diverse sessioni, a Verona e a Roma. Il nuovo testo contiene molte innovazioni.
Una delle più significative innovazioni è quella che consente di ricorrere in sede di appello al Consiglio nazionale anche al cittadino o al giornalista la cui iniziativa ha originato l'apertura di un procedimento disciplinare nei confronti di un iscritto all'Ordine. Ciò è possibile nel caso di procedimenti definiti con l'archiviazione dell'esposto o il proscioglimento dell'interessato, mentre nei casi di sanzione l'esponente può solo produrre memorie. Ovvero non può presentare ricorso per chiedere una maggiore sanzione in quanto questo è possibile solo in caso di ricorso del Pm. In concreto la norma amplia i poteri d'intervento nei procedimenti disciplinari da parte del cittadino o del giornalista che si ritenga danneggiato da un altro giornalista.
Ma anche le altre innovazioni sono rilevanti. Il nuovo Regolamento, che introduce parziali modifiche a circa due terzi degli articoli del testo del 1973, è finalizzato a sveltire i lavori di un organismo composto attualmente da 114 consiglieri nazionali, con una semplificazione delle procedure elettorali e la fissazione di un limite massimo per gli interventi; a diminuire le spese postali per le convocazioni e la trasmissione dei documenti con l'introduzione del fax e della posta elettronica; a specificare meglio le procedure sui ricorsi; a precisare ruolo e prerogative degli organi intermedi; a rendere le Commissioni consultive più rappresentative del Consiglio nazionale, con l'introduzione del voto limitato; a potenziare il ruolo di controllo dei consiglieri nazionali sia nella trattazione dei ricorsi che sugli atti amministrativi.
Il nuovo Regolamento si inserisce in un ampio lavoro di autoriforma che il Consiglio nazionale ha realizzato con l'adozione di altri testi significativi quali i criteri interpretativi dell'art. 34 della legge 69/63, che riconoscono il praticantato ai free lance e ai redattori con contratto Aeranti Corallo, e le delibere sugli uffici stampa pubblici e privati.






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