Svizzera - Il Codice di condotta dei direttori di giornale
Raccomandazioni circa la pubblicità a pagamento
Il principio. Tutti gli attori (redazioni, editori, inserzionisti) riconoscono nei loro statuti e regolamenti il principio di una trasparenza illimitata nei confronti del pubblico. Agli utenti dei media dev’essere perciò sempre riconoscibile quali contenuti siano di origine redazionale e quali influenzati dal mercato, ossia pagati da terzi. Quando le forme siano intenzionalmente confuse e gli utenti indotti in errore, è la credibilità a soffrirne, sia delle redazioni sia degli editori sia dei mandatari della pubblicità.
Raccomandazioni. (1) Nella gestione delle zone a pagamento dei media scritti o elettronici vale il principio della trasparenza nei confronti del pubblico. Agli utenti dev’essere sempre chiaramente riconoscibile se l’origine della pubblicazione è redazionale oppure il contenuto è di tipo pubblicitario, o finanziato da terzi. Le redazioni e gli editori si accordano per garantire che la separazione è rispettata.
(2) L’aspetto delle inserzioni non deve destare l’impressione che appartengano alla parte redazionale. Dev’essere in particolare rispettata una chiara distinzione dei caratteri tipografici usati. Se sussiste incertezza, l’avviso pubblicitario dev’essere chiaramente e con adeguato rilievo contrassegnato come tale.
Adottato dalla Conferenza dei direttori di giornali (Konferenz der Chefredaktoren), da Schweizer Presse, Presse Suisse, Stampa svizzera (le associazioni degli editori), BSW Leading Swiss Agencies, SWA Verband Schweizerischer Werbe-Auftraggeber, ASW Allianz Schweizer Werbeagenturen, FRP Fédération Romande de Publicité et de Communication – Gennaio 2007.
Decisioni del Consiglio svizzero della stampa
45/2004 – Pubblicità che avvolge un giornale / Separazione parte redazionale – pubblicità (ATG c. “Giornale del Popolo” e “laRegione”)
41/2005 – Trennung zwischen redaktionellen Teil und Werbung (Engeli & Partner c. „KMU-Mauger“) del 23 novembre 2005
1/2007 - Séparation entre publicité et l’information („Info en danger“) del 9 febbraio 2005
accessibili al sito : www.presserat.ch sotto: Prese di posizione
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