1.6.2017. - Il prossimo venerdì 9 giugno, alle ore 10,30, al Giardino della Memoria di Palermo, saranno ricordati caduti della polizia penitenziaria. Interverranno il Capo del Dap-Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Santi Consolo, e il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria per la Sicilia, Gianfranco De Gesu. La visita di Consolo al Giardino di Ciaculli coincide con il bicentenario della fondazione del Corpo della polizia penitenziaria (1817-2017). L’atto di nascita del Corpo è riconosciuto nelle Regie Patenti promulgate il 18 marzo 1817 da Vittorio Emanuele I di Sardegna che approvarono il "Regolamento relativo alle Famiglie di Giustizia". Il Regno di Sardegna avviava la riforma delle carceri, specializzando i Soldati di Giustizia per le funzioni di sorveglianza e di sicurezza. "Ricordare il prossimo 9 giugno al Giardino della Memoria di Palermo tutti i caduti della polizia penitenziaria, – ha sottolineato il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria per la Sicilia, Gianfranco De Gesu – assume un significato tutto particolare visto che l’evento coincide con la ricorrenza del bicentenario della fondazione del Corpo. La presenza del Capo del Dap testimonia il valore di questo evento dedicato alle nostre vittime".
Per l’Unione cronisti saranno presenti il Vice-Presidente nazionale Leone Zingales ed il presidente regionale Andrea Tuttoilmondo. Per l’Associazione nazionale magistrati (distretto di Palermo) interverrà il presidente della Giunta esecutiva Sergio Gulotta.
Santi Consolo ricorderà inoltre, assieme a cronisti e magistrati, e alla presenza dei familiari, i caduti per mano mafiosa della polizia penitenziaria. "Sono vittime spesso dimenticate, i caduti della polizia penitenziario – ha detto il Vice-Presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales - ma che nel Giardino di Ciaculli trovano il giusto riconoscimento in termini di memoria. Nel Giardino della Memoria non esistono vittime di serie A, di serie B o di serie C. Tutti i caduti sono ricordati con profondo rispetto ed in egual misura".
All’evento del 9 giugno saranno presenti anche i direttori ed i comandanti delle carceri ed istituti di pena della Sicilia.
BREVE STORIA DEL GIARDINO DELLA MEMORIA - Il Giardino della Memoria è stato inaugurato ufficialmente il 5 gennaio 2005. Unci e Anm gestiscono l’appezzamento di terra che è stato confiscato nel 1993 ad un esponente mafioso della zona. Periodicamente nel Giardino cronisti e magistrati piantano alberi dedicandoli alle vittime della mafia. In due speciali occasioni il Giardino ha ospitato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (15 giugno 2007) e, nel ventennale della strage di Capaci, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti (23 maggio 2012). Il 6 gennaio 2015 l’allora giudice della Corte costituzionale, Sergio Mattarella, oggi Presidente della Repubblica, ha visitato il Giardino di Ciaculli in occasione della piantumazione di un albero dedicato al fratello Piersanti, ucciso dalla mafia nel 1980 a Palermo. Assieme all’Unci e all’Anm, la Fondazione Falcone collabora allo sviluppo di altre iniziative. I primi due alberi sono stati dedicati al giudice Paolo Borsellino e ai cinque agenti di polizia trucidati nella strage del 19 luglio 1992 e al giornalista e scrittore Giuseppe Fava ucciso a Catania il 5 gennaio 1984. Successivamente sono stati piantati, tra gli Il altri, alberi in ricordo di Giovanni Falcone, Pietro Scaglione, Gaetano Costa, Giangiacomo Ciaccio Montalto, Libero Grassi, Nicolò Azoti, Giuseppe Impastato, Mario Francese, Pio La Torre, Joe Petrosino, Giuseppe Alfano, Pino Puglisi, Mauro De Mauro, Paolo Giaccone, Rosario Livatino, Filadelfio Aparo, Emanuele Basile, le vittime della stragedi via dei Georgofili, Salvatore Carnevale, Cosimo Cristina. Il proprietario del terreno è il Comune di Palermo che ne cura la manutenzione. (UNCI)