MAFIA: MINACCIO' IL CRONISTA PAOLO BORROMETI, RINVIO A GIUDIZIO CON L'AGGRAVANTE MAFIOSA. ACCOLTA LA RICHIESTA DELLA FNSI DI COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE. LORUSSO E GIULIETTI: «I COLLEGHI NON SONO SOLI».
ROMA, 26 maggio 2016. IL BOSS GIANBATTISTA VENTURA, CONSIDERATO IL REGGENTE DEL CLAN "CARBONARO-DOMINANTE" DI VITTORIA (RAGUSA), E' STATO RINVIATO A GIUDIZIO PER LE MINACCE NEI CONFRONTI DEL GIORNALISTA PAOLO BORROMETI "AGGRAVATE DAL METODO MAFIOSO". E' QUESTO ASPETTO IN PARTICOLARE AD ESSERESOTTOLINEATO COME UNA GRANDE VITTORIA DALLA Fnsi, IL SINDACATO NAZIONALE DEI GIORNALISTI, CHE SI E' COSTITUITA PARTE CIVILE NEL PROCESSO, E ANCHE DA RICCARDO ARENA, PRESIDENTE DELL'ORDINE REGIONALE DEI GIORNALISTI, CHE SI E' COSTITUITO A SUA VOLTA PARTE CIVILE. IL PROCESSO E' IN CALENDARIO IL 12 LUGLIO A RAGUSA. (AGI)
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Mafia. Legale della Fnsi: "Bella vittoria il rinvio a giudizio del boss". CATANIA, 26 maggio 2016. "SI TRATTA DI UNA BELLA VITTORIA. LA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA HA DIMOSTRATO DI STARE AL FIANCO DEI GIORNALISTI E DI AVERE IL CORAGGIO DI FARLO IN PRIMA PERSONA. LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE E' SOLO L'INIZIO DI UN PERCORSO TESO A DIFENDERE IL DIRITTO DI INFORMARE E DI ESSERE INFORMATI": E' QUESTO IL COMMENTO AL RINVIO A GIUDIZIO DEL BOSS CHE MINACCIO' DI MORTE IL GIORNALISTA DELL'AGI PAOLO BORROMETI DELL'AVVOCATO FRANCESCO PAOLO SISTO, CHE IN UDIENZA HA RAPPRESENTATO LA FEDERAZIONE NAZIONE DELLA STAMPA ITALIANA, IL SINDACO DEI GIORNALISTI, AMMESSO IN QUALITA' DI PARTE CIVILE. LA PRIMA UDIENZA DEL PROCESSO E' STATA FISSATA PER IL 12 LUGLIO. (AGI)
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Minacce a Paolo Borrometi, accolta richiesta Fnsi di costituzione parte civile. Lorusso e Giulietti: «I colleghi non sono soli». - Roma, 26 maggio 2016. «Va valutata con favore la decisione del tribunale di Catania che ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile della Fnsi, rappresentata in giudizio dall'avvocato Francesco Paolo Sisto, e dell'Ordine nazionale e regionale dei giornalisti nell'ambito del processo a carico del presunto autore delle minacce nei confronti del collega Paolo Borrometi». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi, commentando il provvedimento del Gup del tribunale di Catania, che ha disposto il rinvio a giudizio, con il riconoscimento della fattispecie mafiosa. «Tale decisione - spiegano - rappresenta un primo passo verso una sempre più incisiva azione a sostegno di tutti i cronisti minacciati per il solo fatto di svolgere con passione e rigore professionale il loro mestiere. Nei prossimi giorni la Fnsi, insieme con le Associazioni regionali di Stampa, convocherà un ulteriore incontro con i legali che hanno già risposto al nostro appello, annunciando la loro disponibilità a costituire un pool che assista gratuitamente tutti i colleghi vittime di situazioni come quella di Paolo Borrometi. In occasione del congresso della Federazione internazionale deigiornalisti, che si svolgerà a giugno in Francia, la Fnsi rilancerà l'iniziativa per costituire uno sportello europeo a tutela dei cronisti minacciati, creando una rete con gli altri sindacati europei dei giornalisti».Soddisfatto l’avvocato Francesco Paolo Sisto. «La Fnsi ha dimostrato di essere capace e coraggiosa. Capace di essere vicina ai giornalisti dimostrando il coraggio di scendere in campo in prima persona. Il riconoscimento di oggi della Fnsi come parte civile è solo l’inizio di un processo improntato alla sempre più tenace tutela del diritto all’informazione. Una bella vittoria». Per il sindacato dei giornalisti, erano presenti in aula Luigi Ronsisvalle, consigliere nazionale della Fnsi, Alberto Cicero e Daniele Lo Porto, segretario regionale e provinciale dell'Associazione della Stampa. Per l'Ordine della Sicilia era presente il presidente Riccardo Arena. (www.fnsi.it)
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