TRIESTE. IL PICCOLO. L’editore Carlo De Benedetti risponde al “vecchio redattore”: “La crisi dell’editoria quotidiana ci ha COSTRETTO ad azioni di adattamento dei mercati diffusionali e pubblicitari, che per fortuna sono state efficaci e tempestive. I sacrifici imposti dalla situazione”.
24.3.2015 - Gentile Signor Sabatti, il contenuto della sua lettera mi conferma, qualora ce ne fosse stato bisogno, quanto sia stata giusta la scelta di Udine, con una partecipazione di pubblico davvero straordinaria. Infatti nella sua lettera lei fa riferimento a un mondo che non c'è più o, per meglio dire, nel quale la sua bellissima città ha perso troppe occasioni per sfruttare la sua posizione geografica - oltre che storico-culturale - che la rendevano il porto naturale del Mediterraneo per tutto il nord dell’Europa. In questa concezione di un mondo che Trieste si è lasciata sfuggire, vorrei ricordarle più specificamente la crisi dell’editoria quotidiana che ci ha COSTRETTO ad azioni di adattamento dei mercati diffusionali e pubblicitari, che per fortuna sono state efficaci e tempestive. Il direttore e la redazione de Il Piccolo lo hanno capito, sottoscrivendo ultimamente un accordo che è stato considerato soddisfacente, pur con i sacrifici imposti dalla situazione. Continui a comperare Il Piccolo, perché è pieno di notizie dalla regione e dal mondo ed è scritto da validi giornalisti in armonia con un ottimo direttore.
Cordiali saluti, Carlo De Benedetti
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.23.3.2015-.IL PICCOLO. Lettera aperta di un “vecchio redattore” all’editore Carlo De Benedetti: “La politica che il suo gruppo sta facendo riguardo al Piccolo mi pare stia dando pessimi risultati, come la perdita di copie e di ruolo che si estendeva anche oltre i nostri confini. La prego di riflettere su queste considerazioni”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=17262
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