Caro collega, il 28/29/30 novembre e il 1 dicembre si voterà in Lombardia per il rinnovo delle cariche sociali Alg e Fnsi. Si può votare con il sistema elettronico (presto riceverai password e relative istruzioni) o di persona, recandosi al seggio di Milano, viale Monte Santo 7. Il Movimento Liberi Giornalisti, corrente di minoranza di questo sindacato, si è sempre battuto contro la svendita dei diritti dei giornalisti e contro una gestione maggioritaria che, con la firma dell’ultimo contratto nazionale del lavoro giornalistico, ha sottratto alla nostra categoria anche le poche ultime tutele sindacali. E lo ha fatto senza ottenere nulla in cambio. Nemmeno per i colleghi precari, ancora una volta lasciati soli in balia degli editori. Questo declino va fermato, non solamente perché il deterioramento delle condizioni di lavoro è inaccettabile in un paese civile, ma anche perché garantire una stampa libera – come libero è il nostro Movimento Liberi Giornalisti - significa garantire la democrazia. Per questo un nuovo sindacato non solo è possibile, ma è necessario. Perché ciò avvenga occorre una svolta radicale, mandando a casa quanti il sindacato lo hanno smantellato e hanno tradito la fiducia di chi li ha eletti. Occorre un sindacato composto da volti nuovi, come i nostri, un sindacato che riparta dai giornalisti, come lo siamo noi. Che sappia davvero essere tale e non voglia sostituirsi agli editori nell'approntare stati di crisi, ridimensionamenti e licenziamenti: è il sindacato che vogliamo.
ECCO IL PROGRAMMA DEL MOVIMENTO LIBERI GIORNALISTI
Rinegoziazione del nostro contratto, perché quello approvato è stato bocciato da noi giornalisti. Ma non basta. Un sindacato vicino ai propri iscritti deve garantire a tutti la possibilità di partecipare anche attraverso una moratoria sulle quote arretrate che permetta ai tanti colleghi esclusi di riavvicinarsi al nostro sindacato e con agevolazioni a chi non è iscritto non perché non vuole, ma perché non può, semplicemente perché non ha più un lavoro. Vogliamo anche che tutti siano tutelati, pure in tribunale, attraverso il patrocinio legale gratuito e la costituzione in giudizio come parte civile nelle cause di lavoro. Vogliamo inoltre un sindacato presente ogni giorno, che assicuri pari dignità, opportunità, trattamento a tutti gli operatori del mondo dell'informazione, indipendentemente dalla mansione svolta, con particolare attenzione a quanti sono meno garantiti. Sono, siamo in molti, troppi, lo saranno, lo saremo, sempre di più, senza voce, senza nessuno a cui rivolgerci.
Equo compenso. Per questo occorre un equo compenso che sia veramente equo, un reddito minimo garantito, occorre vigilare sul rispetto delle regole, promuovendo ispezioni e ricorsi. Il lavoro giornalistico inoltre riguarda chiunque svolga attività nel mondo dell'informazione, e tanto i diritti quanto i doveri devono riguardare in uguale misura pure chi presta servizio nei nuovi mezzi di comunicazione.
Il sindacato ha il dovere di collaborare con i Consigli regionali e il Consiglio nazionale dell'Ordine per salvaguardare la professione e chi la svolge. E il lavoro va svolto in piena sintonia nell’interesse dei giornalisti mettendo da parte ogni gioco di potere.
Il sindacato deve diventare la casa di tutti, a cominciare del Circolo della stampa, che deve essere un luogo per chi un posto per lavorare non lo ha, non un club esclusivo. Questo è il sindacato che noi del Movimento Liberi Giornalisti vogliamo, un sindacato che si adoperi per il diritto al lavoro e per una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a noi giornalisti e alle nostre famiglie un'esistenza libera e dignitosa.
MLG- MOVIMENTO LIBERI GIORNALISTI