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18.9.2014, DA WASHINGTON VA IN SCENA L’ATTACCO ALLE PENSIONI DEGLI ITALIANI. - Il Fondo monetario dà un quadro fosco dell’economia italiane, tratta l’Italia come la Grecia e detta la linea a Matteo Renzi, chiedendo altri sacrifici mostruosi: “Ottenere risparmi significativi sarebbe difficile senza intervenire sulla grande spesa pensionistica”. Christine Lagarde ignora che la riforma Fornero consentirà di risparmiare qualcosa come 93 miliardi di euro entro il 2020. Franco Abruzzo, presidente dell’Unpit: “Non si possono varare leggi che incidano retroattivamente sugli assegni d'oro e d'argento costruiti con il versamento di contributi d’oro e d’argento. I politici devono decidersi a sferrare una grande offensiva contro i patrimoni mafiosi, i big del sommerso e gli evasori, che non sono furbetti ma ladri. I soldi sono in questi tre mondi illegali. L'Inps ha l'anagrafe di coloro che percepiscono assegni di invalidità e pensioni sociali, comparti nei quali si annidano truffe a gogò ai danni dello Stato. Vogliamo organizzare delle retate contro i percettori dei regali della partitocrazia e del voto di scambio? Che dire delle pensioni d’oro senza contributi sostanziali di parlamentari e di consiglieri regionali? Che dire delle cartelle esattoriali per 475 miliardi notificate ai contribuenti e non ancora incassate dallo Stato".

Washington, 18 settembre 2014. Dopo l’Ocse, anche il Fondo monetario internazionale è pessimista sull’economia italiana. Il Fmi ha rivisto al ribasso le stime sul Pil italiano nel 2014 indicando una contrazione dello 0,1%. Per il 2015 un’accelerazione all’1,1 per cento. Lo scorso luglio, il Fmi aveva indicato per l’Italia una crescita dello 0,3% quest’anno. «I rischi restano ancorati al ribasso», avvertono gli economisti del Fondo, citando le «tensioni geopolitiche, la possibilità di una stagnazione e a una bassa inflazione». Nell’analisi degli esperti di Washington, la crescita è destinata a rimanere attorno all’1% fino a tutto il 2019: le stime sono infatti per un +1,3% nel 2016, un +1,2% nel 2017, un +1% nel 2018 e un +1% nel 2019. Secondo l’istituto guidato dalla francese Christine Lagarde, «ottenere risparmi significativi sarebbe difficile senza intervenire sulla grande spesa pensionistica. La spesa per le pensioni italiana è la più alta d’Europa, pari a circa il 30% del totale (800 mld, ndr)», mentre per l’istruzione e altre spese sociali non-pensionistiche l’esborso è molto limitato. La signora Lagarde ignora che “la riforma Fornero consentirà di risparmiare qualcosa come 93 miliardi di euro entro il 2020. Prima c’erano stati Amato, Dini, Maroni, Prodi: le riforme previdenziali sono state probabilmente gli interventi che più hanno consentito di tenere l’Italia a galla. E in qualche modo i pensionandi, e i pensionati, hanno il merito di aver fatto i sacrifici necessari per aiutare i conti pubblici. Ma è arrivato il momento di lasciarli, in qualche modo, stare, e di cercare altrove le risorse necessarie (Massimo Fracaro e Nicola Saldutti-Corriere della Sera, 9 ottobre 2013, in  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12884). E poi le pensioni sono congelate di fatto dal 2011 in contrasto con il dettato costituzionale. La mancata perequazione automatica delle pensioni superiori a un certo importo contribuisce a precludere la proporzionalità dovuta tra pensione e retribuzione goduta nell’attività lavorativa. Inoltre la piena indicizzazione delle pensioni di minore importo, accompagnata alla totale mancata indicizzazione di quelle superiori all’importo anzidetto, stravolge i principi di cui agli articoli 3 e  53 della Costituzione (Michele Poerio, presidente nazionale Federspev,   Libero del 21/9/2013, in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12781).  Al punto in cui siamo e dopo quanto è stato detto dei paradisi fiscali e valutari dai partecipanti a una recente riunione del  G8, dobbiamo chiederci perché partiti e movimenti politici, Governo e Parlamento restano silenti e non affrontano il problema dell'economia sommersa e criminale e dell’evasione fiscale (800 miliardi annui). Ma ancora più grave è il silenzio degli organi di informazione. Il ministro dell’Economia fa fatica a trovare alcuni miliardi  di euro per le esigenze più urgenti. Perché non  si provvede a ridurre i tempi delle confische in modo da mettere a disposizione dell’erario centinaia di miliardi in soldi, azioni, beni mobili, immobili e aziende? (Elio Veltri  in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12478).  Il 25 luglio Equitalia ha confessato che  “ci sono 475 miliardi di crediti da recuperare”, ma 121  sono “inesigibili”. E’ maturato il momento delle decisioni forti e dure quanto ineludibili.


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.Tutte le più recenti vicende in tema di pensioni sono in http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=12436


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.Il monito del Fmi e l'insostenibile peso  delle pensioni -di Fabio Pavesi -  Il Sole 24 Ore (Italia&Mondo, 21.9.2014) – Testo in http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-09-21/il-monito-fmi-e-insostenibile-peso-pensioni-170145.shtml?uuid=ABCWGrvB



 


 


 


 





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