Foley. Ong: 20 giornalisti dispersi in Siria . In guerra civile uccisi 69 cronisti, 80 rapiti
Roma, 20 agosto 2014. Sono circa 20 i giornalisti dispersi in Siria, che rimane oggi il paese più pericoloso al mondo per i cronisti. Lo rivela la ong americana CPJ (Committee to Protect Journalists, Commissione per la protezione dei giornalisti). Da quando è scoppiata la guerra civile, nel paese sono stati uccisi 69 giornalisti. I rapiti sono stati 80: 20 di questi sono ancora dispersi, nelle mani dei combattenti (soprattutto gli islamici dell'Isis) o scomparsi. Anche un italiano è stato rapito in Siria dagli islamici, Domenico Quirico della Stampa, in seguito liberato. I giornalisti uccisi nel mondo dal 1992 sono stati 1070. Il paese col maggior numero di uccisioni è stato l'Iraq, con 165. Seguono Filippine (76), Siria (69), Algeria (60), Russia (56), Pakistan (54), Somalia (53), Colombia (45), India (30), Messico (30), Brasile (29), Afghanistan (26), Turchia (21), Sri Lanka (19), Bosnia (19), Tajikistan (17), Ruanda (17), Israele e Territori occupati (16), Sierra Leone (16), Bangladesh (14). Le vittime più recenti si registrano a Gaza (fra le quali l'italiano Simone Camilli) e in Ucraina. (ANSA).
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